martedì 24 aprile 2018

Sulla "raccolta differenziata della spazzatura" a Cagliari

Per arrivare al sodo prendo due titoli di "Casteddu on line":

Cagliari, bufera porta a porta : "Maxi mastelli , orari scomodi e costi extra".

Nathalie, 48 enne di Quartu Sant'Elena : "I cagliaritani si lamentano troppo  per il porta a porta: adeguatevi e smettetela di lamentarvi per ogni cosa"

Nel primo caso, nel primo articolo, si mettevano in evidenza alcune cose: intanto che sono stati consegnati 5 mastelli per ogni utenza privata, e che siccome questi "aggeggi" sono grandi risultano ingombranti, sopratutto per chi ha abitazioni piccoli o poco spazio; oltre al fatto che poi questi cestoni vanno svuotati e portati in orari, dopo le 20 e 30. Quest'ultimo punto è importante per due aspetti: in certi periodi dell'anno, a quell'ora, c'è buio, e poi ci sono persone anziane, tipo i miei genitori che sono over 85, che a quell'ora dormono. In questo caso verrebbero in soccorso le varie coop o società private che, dietro pagamento, possono effettuare loro lo svuotamento dei cestoni. Ed ecco che viene fuori la polemica: l'utente deve pagarsi le buste, deve svuotare il cestone, e nel caso che ci sia un cestone condominiale, questo deve essere portato fuori in strada e messo a disposizione della società di ritiro della spazzatura e ovviamente poi rimesso al proprio posto: e in più deve essere periodicamente lavata e igienizzato, cosa questa che comporta lo smaltimento di acque di lavaggio e altro, come rifiuto speciale. Tutte cose ,queste, che non sono state affrontate e presentate e discusse con i cittadini: per esempio, la signora Nathalie, il cui pensiero ho riportato poco sopra, ignora questi aspetti e sottolinea che i cagliaritani sono, di fatto e nei fatti, dei rompicoglioni e che hanno sempre qualcosa che non gli va bene. Sarà anche così, ma appunto noi cagliaritani o casteddai, avremo avuto piacere di poter dire le cose prima, cioè di essere interpellati. E i vari giornali, e forse anche Casteddu on line, questi temi, cioè come si fa e si dovrà fare la raccolta differenziata porta a porta, non li hanno presentati e sviscerati prima, al momento in cui il Comune di Cagliari ha detto "che da aprile si comincia nei quartieri X Y e Z". Quando su l'Unione Sarda comparivano gli articoli su questo argomento, se andate a rileggere non troverete in essi nessun riferimento alla pulizia, agli orari, alla frequenza, a dove si devono mettere questi cestoni o mastelli che siano: nessuno ha ricordato che in numerose città del mondo, tipo New York, ci sono i cassonetti e che non credo che nei grattaceli mettono i cestoni o i mastelli in strada, e dopo le 20 e 30, e poi riscendono a prenderli dopo che li hanno svuotati. Ecco che per persone anziane l'orario può essere un problema, così come tenere dentro i cestoni dei pannoloni cagati e pisciati per una settimana all'interno della propria abitazione ( e penso che sia uguale se si trattasse di pannolini per bambini o anche assorbenti e salva slip): in altre città "fanno la raccolta differenziata" e non si lamentano. E' vero, ma in altre città hanno anche la tessera magnetica e i cassonetti interrati, e se sono un briciolo intelligenti come o più dei cagliaritani (di quelli che hanno adottato e imposto il sistema attuale) il "porta a porta" lo effettuano nelle aree e nelle zone che lo consentono: per chi conosce la città , questo servizio potrebbe essere svolto nei quartieri di Castello, di Villanova (in buona parte della ZTL) e nella zona "vecchia" di Pirri, a Stampace alto e nella Marina e al Poetto. Per il resto i cassonetti, anche quelli dedicati alla carta al vetro e alla plastica, possono rimanere, ma vanno aggiornati rendendoli apribili e utilizzabili solo con le schede di tipo magnetico, nominative e identificative dell'utente. Discorso diverso ma nemmeno tanto, per i cestini stradali, che come sappiamo diventano oggetto di riempimento di ogni tipo di rifiuti, compresi quelli domestici e provenienti pure da altri comuni: buona l'idea di quelli dedicati agli escrementi dei cani, mentre gli altri vanno rivisti nella presentazione dato che dovrebbe avere i colori (giallo, verde e grigio) che ne indicano il tipo di rifiuto che possono contenere. Come sappiamo spesso questo non è rispettato, quando non vengono direttamente tagliate le buste di contenimento dei rifiuti stessi. Insomma, da fare c'è ancora molto, ma il buon senso, sentire pareri diversi , sapere come e cosa fanno gli altri (ma senza voler per forza e a tutti i costi copiarli) va bene: in fondo anche gli altri possono sbagliare e aver sbagliato.  
Dulcis in fundo: delle blatte, dei topi o delle zanzare, ne vogliamo parlare? Oppure aspettiamo? E' da più di un mese che vedo qualche blatta schiacciata, il che vuol dire che sono in azione, che il caldo umido le risveglia per bene. Spero che i vari condomini si diano da fare, mentre il Comune potrebbe fare la disinfestazione e cementare e chiudere le varie fessure e spaccature di strade e marciapiedi.

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