venerdì 13 aprile 2018

Adesso non è quello il problema

A tutti è capitato , almeno una volta nella vita e magari quando si è stati bambini o ragazzi, che quella che per noi era una priorità o una cosa di vitale importanza, venisse declassata e che qualcos'altro prendesse il suo posto. Inutile dire che ci siamo rimasti male e che qualcuno, nonostante il tempo trascorso, se lo ricorda. Oggi in politica, sopratutto in quella che è legata , o dovrebbe esserlo, al territorio è prassi: se no perché ti senti dire che una visita medica è rinviata perché c'è un gruppo di migranti da visitare? Perché le case non vengono assegnate? Perché ci sono famiglie o nuclei familiari di migranti che devono poter essere ,anche loro, in graduatoria (e passarti davanti). Potremo andare avanti all'infinito con tanti altri esempi o casi, ma ciò che mi preme, come sempre è che passi il concetto : mettiamo il solito problema degli edifici scolastici. Fra pochi mesi, seppure alcune aule saranno dedicate allo svolgimento degli esami di maturità, ci sono tutte le altre cui si può fare la manutenzione, controllare vetri, serrande, prese elettriche, illuminazione (mi raccomando il punto di colore: che sia lo stesso per tutti i corpi illuminanti), e logicamente tavoli e sedie (controllare i piedini delle sedute) e armadi vari: non so se lo facciano, ma lo Stato aveva l'abitudine di redigere ,per ogni ambiente, una sorta di inventario e se lo si fa ancora è una norma, un'abitudine, da non perdere; così come lo sarebbe scattare una foto dell'aula e dell'ambiente, privacy permettendo. Ma se per caso chi deve provvedere alla manutenzione, cioè l'Ente statale , dovesse invece preoccuparsi di un'emergenza? Ecco che tutta la manutenzione o il ripristino, l'ammodernamento va a farsi benedire, e si provvederà in un futuro prossimo, ovvero alla prima occasione favorevole. Funziona così, come per le leggi da approvare o addirittura da discutere: se ci scappa il morto (importante) o c'è un attentato o ,come adesso, una crisi internazionale, si può dire addio a un incontro governo sindacati e operai, e ci si potrà sempre sentir dire che "manca solo la firma" (sperando che almeno il testo, sia stato redatto). Se abbiamo sentito bene le dichiarazioni delle delegazioni dei partiti dopo il colloquio incontro con il Capo dello Stato, è sparito ogni riferimento all'euro e alla ridiscussione dei trattati europei: cioè quel tema non è più un problema, ma la crisi siriana ha preso il suo posto.
Lo so, qualcuno ha gioito per questo imprevisto .  

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