venerdì 16 marzo 2018

Una buona sentenza dalla Corte costituzionale tedesca (sperando che, se del caso, la nostra copi e incolli o adegui)

Giuseppe Sandro Mela.

2018-03-16.

2018-03-14__Germania. Corte Costituzionale __001

Premessa.

Nessuno è tenuto, se non per motivi di ufficio, a leggersi le sentenze rese dalla Bundesverfassungsgericht, la Corte Costituzionale tedesca. Per di più, il tedesco giuridico è di non facile comprensione, usando ovviamente molti termini tecnici.

Data però la eccezionalità del caso, riportiamo il testo pubblicato della (Verkündungstermin am 13. März 2018, 9.00 Uhr (Verhandlungstermin: 20.2.2018), in Sachen VI ZR 143/17 (Verwendung von Vordrucken, die eine spezifisch weibliche Personenbezeichnung vorsehen) per completezza informativa.

La Corte Costituzionale Federale tedesca ha emesso una sentenza che capovolge tutte le pregresse che aveva emesso in precedenza in materia.

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«La Corte Costituzionale Federale tedesca (Bundesverfassungsgericht - BVerfG) è un'istituzione caratteristica della Repubblica federale tedesca nata nel dopoguerra. Ha sede nella città di Karlsruhe.

La Legge Fondamentale (così è denominata la Costituzione tedesca) le ha attribuito il diritto di annullare i provvedimenti legislativi che, seppur promulgati secondo le norme democratiche, vìolino i principi della Costituzione. È un organo di natura giurisdizionale formato da sedici giudici eletti per metà dai membri del Bundestag e per metà dal Bundesrat.

La Corte costituzionale federale non ha il potere d'intervenire d'ufficio, e i legittimati a presentare istanza alla Corte sono organi federali, il Presidente federale, il Bundestag, il Bundesrat, il Governo federale o organi ad esso appartenenti, i deputati, nonché i governi dei Länder. Essa interviene nei giudizi che hanno ad oggetto la separazione dei poteri garantita nella Legge Fondamentale.

Sono legittimati a presentare "ricorso costituzionale" i singoli cittadini che ritengano lesi i propri diritti fondamentali da parte di pubblici poteri. È organo esclusivo di interpretazione delle leggi costituzionali e per tutta la giurisdizione.

Tutti i giudici hanno l'obbligo di ricorrere alla Corte Costituzionale quando si trovino ad applicare una legge di cui ritengano dubbia la costituzionalità.» [Fonte]

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Nel 1951 la Corte Costituzionale applicò il parteiverbot al partito comunista tedesco, mettendolo fuori legge. Operazione questa che, pur non essendo illegale, avrebbe dovuto essere di competenza del Bundestag.

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Questa è la sentenza emessa il 13 marzo 2018.

(Verkündungstermin am 13. März 2018, 9.00 Uhr (Verhandlungstermin: 20.2.2018), in Sachen VI ZR 143/17 (Verwendung von Vordrucken, die eine spezifisch weibliche Personenbezeichnung vorsehen)

Sachverhalt:

Die Klägerin ist Kundin der beklagten Sparkasse. Diese verwendet im Geschäftsverkehr Formulare und Vordrucke, die neben Bezeichnungen wie etwa „Kunde“, „Kontoinhaber“, „Einzahler“ oder „Sparer“ keine ausdrücklich weibliche Form enthalten. Im persönlichen Gespräch und in persönlich adressierten Schreiben spricht die Beklagte die Klägerin mit „Frau […]“ an. Die Klägerin verlangt von der Beklagten, im Geschäftsverkehr mit ihr Vordrucke zu verwenden, in denen sie als weibliche Person („Kundin“, „Kontoinhaberin“, „Einzahlerin“, „Sparerin“) erscheint.

Bisheriger Prozessverlauf:

Das Amtsgericht hat die Klage abgewiesen. Die Berufung der Klägerin hat das Landgericht zurückgewiesen. Mit der vom Berufungsgericht zugelassenen Revision verfolgt die Klägerin ihren Antrag weiter.

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In tedesco, come in molte altre lingue europee, la forma maschile di un sostantivo è generalmente usata anche come termine generico specifico per tutti gli altri sessi: quando la banca indica "cliente" tale termine si riferisce sia ai maschi, sia alle femmine, sia a generi indefiniti, sia a quelli indefinibili.

Questo comportamento, avallato da un lessicologia storica di lunga tradizione, è però contraria all'ideologia liberal ed a quella femminista.

Su questo argomento vi è stato un fiorire di cause in tutti i paesi occidentali, spesso arrivati alle Corti Costituzionali.

In sintesi.

La Suprema Corte di Karlsruhe ha stabilito che le donne non devono essere appellate con forme al femminile.

Con la sua sentenza, il tribunale ha respinto la denuncia di una signora anziana che aveva portato la sua banca, la Sparkasse, in tribunale per protestare contro la necessità di compilare moduli che si rivolgono a lei come un uomo, con il termine maschile. La signora si era sentita lesa in un suo diritto fondamentale.

La pensionata si era lamentata del fatto che la sua Sparkasse non fosse peritata di utilizzare un modulo al femminile (Kundin) per indirizzarle la corrispondenza; voleva anche che la parola femminile fosse utilizzata in tutti gli altri appellativi, ossia al posto di „Kontoinhaber“, „Einzahler“ oppure „Sparer“ utilizzasse i termini „Kontoinhaberin“, „Einzahlerin“, „Sparerin“.

Attualmente la banca riporta solo la forma maschile della parola cliente (Kunde) sui suoi moduli. Ora, a seguito della sentenza, i formulari standard non dovranno essere riformulati da banche, istituzioni statali e imprese private.

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La sentenza potrebbe lasciare stupiti per la materia trattata: una Corte Costituzionale dovrebbe avere ben altri oggetti delle proprie attenzioni.

Invece liberal e femministe ne hanno fatto oggetto di aspra contesa, al punto di definire anti-democratici, tirannici, maschilisti, razzisti, etc, quanti si fossero opposti.

Questa sentenza non è solo un ritorno al buon senso comune in Germania, ed anche ad un tedesco decentemente parlato e scritto: è una ferma posizione politica che contrassegna il cambiamento dei tempi.

Karlsruhe. La Corte Suprema da ragione ad AfD nella causa al Governo.

Nota tecnica.

La pensionata riceva attualmente poco più di 1,300 euro netti mensili di pensione.

L'iter giuridico dalla prima Corte, a quella di Appello, a quella di Cassazione ed infine alla Suprema Corte Costituzionale ben difficilmente sarà costata meno di 300,000 euro, sempre che non si sia servita di principi del foro, gli emolumenti dei quali viaggiano nella stratosfera.

Sembrerebbe lecito domandarsi chi abbia sovvenzionato così generosamente la pensionata, supportandola sia umanamente sia legalmente. Si tenga conto che di cause analoghe ne sono state iscritte nei registri giudiziari federali oltre duecentocinquanta: il conto della spesa è facile.


→ The Local. 2018-03-13. Banks can keep addressing women as men, high court rules

Germany’s highest court in Karlsruhe on Tuesday ruled that women do not have to be addressed in forms as females.

With its ruling, the court rejected a woman's complaint. The elderly lady had taken her Sparkasse bank to the high court in protest at having to fill out forms that address her as a man.

The pensioner had complained that it is not enough for her local Sparkasse to use the female form for customer (Kundin) to address her in correspondence; she also wanted them to use the female word ending in forms.

Currently the bank only puts the male form of the word customer (Kunde) on its forms. (In German, the male form of a noun is generally also used as the general non-gender specific term, ed.)

Now as a result of the ruling, standard forms will not have to be reformulated by banks, state institutions and private companies.

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