domenica 4 febbraio 2018

E' bene non offrire il fianco al nemico

In tempi come questi ogni occasione è buona per dare addosso agli avversari politici e a chi ci sta o a cui stiamo sulle scatole: perciò non bisogna esporre il fianco a critiche che, come sappiamo, sono bastonate e frecciate contro le persone e non invece critiche oppure osservazioni. Il caso di Macerata, città cui sono legato avendo in passato lavorato con aziende del luogo, è emblematico, seppure non unico, di come sia facile fornire "agli avversari" l'opportunità di spostare il tema, di passare ad altri argomenti lasciando, logicamente, il problema principale così come era in origine. Se vogliamo farla breve e alcuni di questi politici o giornalisti lavorassero con me, non dico che verrebbero presi a calci nel sedere o licenziati, però il cazziatone glielo farei, magari in camera caritatis. Primo: è vero o non è vero che numerosi atti criminali, dagli scippi alle rapine o alle violenze di ogni genere ai furti,sono aumentati da quando sono giunti in Italia, per vie traverse (non voglio entrare in merito ai taxi del mare: ma le indagini? A che punto sono? Ecco giornalista dei miei stivali, vai e fai un servizio) gli immigrati? Secondo: perché mai, quando agli immigrati viene consegnato il foglio di via, li si lascia il tempo ,sette giorni, per abbandonare l'Italia e ,al contrario, non li si accompagna all'aeroporto e li si mette dentro l'aereo? Terzo: e come mai si spendono i soldi per rimettere a posto edifici, non si provvede agli sgomberi di alloggi occupati, e questo pure nelle civili Roma e Milano, dove c'è il racket delle case popolari? Quarto e ultimo: è mai possibile spostare il tiro e affermare che il problema vero è chi ha sollevato alcuni dei punti che io ho indicato poco sopra, quindi Salvini e chi come lui parla di quelle cose, e invece non si vuole capire che tra i problemi, lavoro e scarsa liquidità a parte, c'è quello dell'immigrazione clandestina? E non mi si dica che vengono da guerre e carestie, perché i casini qui li combinano e anche per bene: vogliamo forse parlare del modus vivendi tribale che adoperano loro? Dei clan e degli obblighi che hanno? Non mi interessa la questione religiosa, né di come considerano le donne e gli animali, che reputano esseri inferiori: semmai si chiedano i vari giornalisti, come mai queste persone non si organizzano per andare a sistemare le cose in patria, in un paese che se è in guerra, almeno ci dicano con chi, chi sono i paesi contendenti. Non lo dicono perché non ci sono guerre vere e proprie, o se lo sono saranno di mafia, per impossessarsi del controllo del territorio per conto,magari, di qualche multinazionale. Ecco perché chi ha compiuto a Macerata quel gesto criminale, andando a sparare a quelle persone, oltre ad aver commesso più reati, ha messo in cattiva luce chi sta cercando di portare e mantenere il tema immigrazione in evidenza: ha fatto in modo che l'argomento non sia più chi ,non avendo diritto al permesso di soggiorno o all'asilo politico, ruba il tablet ai soccorritori, gli viene consegnato il foglio di via, e poi sparisce indisturbato e dalla Sardegna si sposta nella penisola per scomparire e non certo per ritornare nel proprio paese. Ora il tema è Salvini, la Lega, l'odio e la xenofobia, non più chi qui non ci dovrebbe stare e ,di fatto, usufruisce di denaro e aiuti che dovrebbero essere riservati in primis agli italiani. Adesso gli italiani, quelli che hanno bisogno di aiuto per uscire da situazioni di difficoltà e disagio (e non per restare sine die in fila alla mensa e usare vestiti dismessi ed elemosinare un pacchetto di sigarette!) sono i primi... a essere fottuti! 

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