mercoledì 10 gennaio 2018

Due osservazioni due sull'intelligenza artificiale

Come ho scritto in passato, riportando degli articoli di Paolo Barnard (anche se avevo detto che non lo avrei più citato, ma lo devo fare), il punto che lui chiarisce o su cui si sofferma è che "ci sono società che stanno facendo mentre da noi si dorme; e che i risultati pratici, da lui indicati sopratutto nel campo medico, per la maggior parte di noi comuni mortali, non saranno disponibili perché non ce li potremo permettere". Non fa caso, non indica le possibilità vere e proprie della creazione di un'intelligenza artificiale autonoma, che si autoprogrammi e che si gestisca in modo, per così dire, creativo e che sia ,quindi, qualcosa di simile alla nostra, se non superiore.  Ecco che distinguere le due cose, fa sì che un conto è disporre di un mezzo che migliori la qualità della vita, tipo arti artificiali o supporti di vario genere da usare nelle automobili piuttosto che in casa,  un'altra cosa è un cervello vero e proprio che si auto programma e diventa autonomo. 

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