domenica 31 dicembre 2017

Incapacità di vedere, di capire e di agire

O se si preferisce , non si vede , non si capisce e non si agisce. Dove e come ? Sia nelle faccende e vicende nazionali e locali, sia internazionali. Non so se questa incapacità sia dovuta a mancanza di preparazione, a un indirizzo culturale che è troppo selettivo e riduttivo: sta di fatto che trovare nella nostra patria "gente" preparata, attiva e reattiva, mi pare difficile e/o impossibile. Mi rifaccio a un commento lasciato da poco in un sito, dove definivo "Monti e il suo governo, persone incapaci": mi è stato fatto osservare ,invece, che al contrario erano capaci, di remare contro, di fare danni. Tuttavia, ritengo che abbiamo,nel nostro paese, persone capaci di fare ,appunto, i propri affari ma disposte a tradire pur di conseguire quel tipo di obbiettivo o anche compiti su commissione. In sostanza ti metto lì perché tu faccia ciò che ti dirò di fare. Ora non so se sia una questione di studi, visto che si conoscono nei tg solo la Sorbona, Yale, Oxford , il Mit eccetera, ma delle Università italiane se ne parla solo in occasioni, come quella di farci sapere da dove è venuto fuori "Mr una sola pubblicazione", ovvero Monti, e cioè dalla "Bocconi di Milano", o quando c'è qualche contestazione: ma se notate è ancora più difficile che si trovi qualche luogo che possa essere sia serbatoio di idee che di formazione, di crescita e di confronto. Certo che non posso ritenere Cernobbio o la Leopolda o Rimini, posti in cui si discute e ci si confronta: certo si parla ,ma di cose già stabilite e definite, mentre per me è più importante che ci siano traguardi, che si individuino i problemi, che ci si convinca che abbiamo una missione e un compito, e non che siamo qui per caso e,per giunta, senza una preparazione, senza arte né parte, e pronti a essere comprati o a venderci. Ecco che individui capaci e con voglia di fare il bene del paese, non ne ho visto in giro: una persona che dica "voglio che il mio paese diventi grande, importante, autonomo" non l'ho né visto né sentito e né ho letto di lui. Sì, è vero, c'è stato Paolo Barnard, e gliene do atto, scrisse qualcosa dal titolo "eravamo piigs, torneremo Italia": un buon invito e buon inizio, di ripresa, sopratutto di coscienza della situazione, e cioè che siamo stati fottuti, e alla grande,e che sarebbe ora di fare qualcosa, sapendo però che cosa. Ed è qui che non si trovano i candidati, i papabili, per questo genere di compito, dato che ritengo che se esistessero davvero, dovrebbero essere i primi loro ad accorgersi delle cose che non vanno e delle cose da fare. Ecco il perché siamo incapaci, così come scritto nel titolo del post. E questo è valido in politica sia interna che estera, dato che ,ad esempio, accodarsi alle sanzioni contro la Russia, è un'emerita cazzata e che ha fatto e fa danni, al pari di essersi castrati con la vicenda Libia e con il caso Regeni. Si potrebbe continuare ,per restare all'estero, con il caso dei due marò , mentre se si vuole stare entro i confini italiani , come non parlare dei migranti ? Vi lascio augurando buon anno.

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