lunedì 29 agosto 2016

La macchina della solidarietà: chi la guida e chi sono i passeggeri?

Non è certo da oggi o a causa del recente terremoto o per il continuo arrivo di migranti , che mi sono posto la domanda che ho messo come titolo del post.
Semmai è da anni, da quando in rete si pensava solo ad Arafat e Bin Laden, alle torri gemelle o a Saddam e Bush, che mi chiedevo: come mai la gente lascia che possano chiudere, fallire, delocalizzare le aziende? 
Come mai nessuno si chiede perché i negozi in città abbassano le serrande e persone titolari di aziende o perseguitati dal fisco o dalle finanziarie si suicidano? 
Alcuni , in verità, se lo sono pure chiesto, e io sono tra questi, e da tempo mi batto perché si faccia chiarezza o almeno si individuino alcune delle cause.
Non solo: mi sono chiesto perché mai un tg o giornale o un'associazione non abbiano mai promosso una colletta , una raccolta di fondi, per dare una mano ad aziende , per non farle chiudere; o a imprenditori e persone in difficoltà, per far in modo che non si suicidino.

Ovviamente non ho trovato nessuna risposta soddisfacente, tranne questa: non è remunerativo, non fa scena, non dà lustro aiutare persone "simili". 
Oltre al fatto che non c'è un "vitalizio", perché come ho scritto raccontando una parte della mia storia, ciò che non piace a certe persone pseudo caritatevoli è che chi è aiutato poi cammini con le proprie gambe e non abbia più bisogno di aiuto.
Perciò non troveremo mai persone che dicono "raccogliamo soldi perché la fabbrica X non chiuda", e intendo persone che possono raccogliere consensi: è un po' come quando c'è stato Mario Monti al governo e il sottoscritto scriveva perché mai nessun cantante, attore, vip o chi altro non si batte per far capire che l'austerità , i tagli e ciò che sta facendo Monti e il suo governo sono cose sbagliate?
Avevi voglia di scrivere e chiedere cose simili, così come è fiato sprecato chiedere solidarietà attiva e fattiva per far riprendere aziende in difficoltà o perché altri possano fare impresa.
Mi diranno che se le aziende sono in crisi è perché non sanno stare sul mercato e che per aprirne nuove ci sono una miriade di fondi e bandi e cose simili: peccato che le domande giacciono nei cassetti, le graduatorie (perché si deve vedere se hai diritto ad avere quattrini o se qualcuno ha più diritto di te : vedi migranti, e categorie svantaggiate, reinserimento nella società eccetera) sono ancora da preparare e i termini magari vengono riaperti (per dare una mano a chi vogliono loro).
Per chiudere in bellezza un tale mi ha detto, proprio sabato scorso: perché non sei andato a dare una mano anche tu?
E gli ho risposto: e tu allora? Io non ho i requisiti, tu invece sei un barista e potresti fare dei caffè...
Al che lui mi ha detto che non può lasciare l'attività, seppure lo volesse.
Ed è finita che ognuno rimane delle proprie opinioni, ma con le aziende che vanno alla malora e senza interesse , da parte della maggioranza delle persone se le cose vanno male.
Finché la cosa non toccherà anche loro.
Dio lo volesse!
Chi guida la macchina e chi sono i passeggeri? Il guidatore è di certo una persona che dice agli altri di stare nel mercato ed essere flessibili, nonché generosi e altruisti , i passeggeri sono persone che possono (beati loro) dedicare energie verso coloro che sono in difficoltà: peccato che non scelgano mai le famiglie dei suicidati o le aziende in crisi.

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