mercoledì 10 giugno 2015

Per la prima volta

Ieri per la prima volta dal 2005 è stato cancellato un mio commento. Non qui certamente, ma su un sito che frequento dal 2005 a occhio e croce, e nel quale mi sono sempre trovato bene. Ci sono rimasto male perché non mi pareva di aver utilizzato termini volgari, quali parolacce, o peggio che mai essere caduto nella trappola dell'antisemitismo o razzismo. Ho solo , anzi avevo solo definito un tale come "quel figlio di cane": strano perché ci sono pure canzoni che vanno oltre , e definiscono qualcuno "grande figlio di puttana" mentre io ero fermo al "quel figl di un can de Trieste" del buon Jannacci e non pensavo a Ligabue e alla sua "figlio di un cane". Per me dire a uno figlio di un cane significa affermare che si è comportato da carogna, da persona priva di scrupoli e che ,nel caso specifico, ha munto la vacca finché c'era da mungere. Non so se sia più logico spiegare, magari con il politicamente corretto, senza offendere nessuno, restando magari sul vago, oppure andare al sodo snocciolando questioni che sono barbose da spiegare e che ,sopratutto se ben approfondite, difficili da seguire. Ecco perché sul fronte migranti o immigrazione clandestina, sul lavoro e sulla tassazione, su euro e unione europea, su fallimento e protesti, su appalti e regole sugli appalti ,ho invitato e invito ancora adesso, a spiegare in modo magari schematico e chiaro, come stanno le cose: separando se possibile i dati e i fatti, da quello che si è fatto o si potrebbe fare (per migliorare , cambiare). Tutto qui. Per la cronaca il sito in questione è "comedonchisciotte".

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