venerdì 28 febbraio 2014

Francia: condanna per abortofobia

FRANCIA: REGALA DUE SCARPETTE DA NEONATO A UNA DONNA INCINTA E VIENE CONDANNATO PER ABORTOFOBIA

Ora i pro life francesi sono perseguitati anche solo per aver indotto una donna in stato interessante a chiedersi cosa abbia in pancia

da Comitato Verità e Vita

Xavier Dor, 84 anni, dovrà pagare una multa di 10.000 euro, rischiava anche un mese di galera.
Proprio nelle ore in cui il Santo Padre Francesco riceveva in Vaticano il Presidente François Hollande, dalla Francia giungeva la notizia della condanna penale di Xavier Dor, noto combattente pro life transalpino che si era reso "colpevole" di regalare a una donna incinta un paio di scarpette per dissuaderla dall'aborto.

Tanto per chiarire (ancora meglio il post precedente)

Parlando con il mio vecchio, che seppure over 80 non è rincoglionito ma, come il di lui figlio perlmaloso , facevo presente la ola che i commentatori hanno fatto dopo aver letto che Ikea vorrebbe essere presente ,fisicamente, in Sardegna.
Volendo non smentire la mia permalosità, so bene che ci sono i pentiti, e che come tali non vogliono mostrarsi e fare mea culpa in pubblico allorchè hanno preso delle fregature dai loro acquisti on line.
Dalle scarpe ai mobili di cartone il passo è breve ,dalle centraline elettroniche alle lampadine che durano un'inezia di tempo , idem con patate.

Partendo da Ikea e vari megacentri per ragionare

Leggendo il titolo , forse non si capisce granchè, ma la notizia che Ikea vorrebbe anche essere presente in Sardegna e raddoppiare la sua presenza in Sicilia e altrove, dovrebbe secondo me allarmare le persone e di conseguenza essere oggetto di discussione , almeno a livello locale.
Parto dalla considerazione che Ikea è un produttore sui generis: come la maggior parte dei produttori di mobili, non prende il ferro e lo piega e realizza le reti metalliche di un letto, nè dopo aver fatto disboscare una foresta, opportunamente ripiantata, fa essiccare il legno e poi ne fa mobili o doghe per le reti di cui sopra.
Nè credo realizzi altro a livello di imbottiti o illuminazione e via dicendo: è al pari di altre grosse strutture un megastore con annessi e connessi.

martedì 25 febbraio 2014

Forse è il caso di riparlarne

Durante le elezioni regionali sarde speravo che qualche partito promuovesse qualche battaglia e quindi qualche rimedio per non far fallire le aziende, per chi è già fallito, per chi (famiglie e aziende) non ha accesso al credito.
Ecco che ,anche adesso, il premier TiRenziRex, non mi pare che abbia menzionato i protestati ma al massimo mi pare che abbia, forse, parlato di credito alle imprese: e mi dispiace che ogni volta si parla di tagli, mentre non si vuole riparlare degli appalti pubblici o quando se ne parla lo si fa per accentrare tutto alla Consip impedendo, anzi volendo impedire, alle realtà locali di decidere che cosa e come appaltare.
Andando più a fondo mi fa rabbia sapere che se vuoi avere credito per fare imprese, soldi non te ne danno: questo è un dato di fatto che questi impuniti di politici e di aspiranti tali, se ne fregano di questi temi.
Per loro, a livello nazionale , ci sono i marò, la shoah, la tav, mentre noi a livello Sardegna avevamo come tema dominante la "zona franca": incredibile che ciò che conta sia assente.
Pensiamo soltanto che questi inetti parlano di posti di lavoro: ma non pensano che una