venerdì 3 maggio 2013

Santoro e Servizio Pubblico: delusione e amarezza

Incuriosito dal fatto che ci fosse il prof. Paolo  Becchi con le cui parole mi trovo in sintonia, cioè sul fatto che se le cose dovessero continuare come le ha impostate Monti e adesso Letta non ci dovremmo stupire ,dico io, di vedere fucili sparare (eurogendfor permettendo), ho atteso l'inizio della trasmissione sorbendomi Antonio Di Pietro che, senza offesa, è peggio di me e cioè prima di arrivare al sodo ce ne vuole. Che cosa non mi è piaciuto di Santoro? Non tanto che ora scopra che ci vogliono i posti di lavoro: del resto il prof. Gustavo Piga e altre decine di persone, anzi a memoria mia migliaia (non tutti prof) l'anno scorso inviarono a Monti una proposta per creare ,subito, posti di lavoro da mille euro al mese, salvo errore per un anno.Quindi se Santoro e i suoi si fossero informati, avrebbero saputo, e già l'anno passato, che alcune persone avevano idea di come creare e dare subito lavoro, che le firme della proposta e della richiesta di incontro con il prof. Mario Monti erano state inviate, presentate ma, cosa importante è che la cosa non ha avuto seguito. Ma torniamo a ieri sera: mi chiedo come sia possibile che Santoro ignorasse e penso ignori, che la Banca d'Italia o Bankitalia, sia una spa. Se avesso voluto avrebbe potuto anche citare i nomi dei soci, dato che fu nientemeno che il settimanale cattolico dei paolini, Famiglia Cristiana, diversi anni fa a divulgare
i nomi. Il punto è che è ancora privata e che il cambiamento in senso contrario doveva essere fatto a fine 2005, ma non lo fu, da Berlusconi : molti non sanno che a fine dicembre pubblicai nel mio "vecchio blog" tre domande che una mia amica rivolse, via email, ad Aldo Forbice. Eccole: buon giorno sig. forbice
ogni tanto ,quando sono in viaggio, riesco ad ascoltare la sua trasmissione
che trovo gradevole e anche istruttiva.
le porgo tre domande a cui se vuole e può o risponda sennò amici come prima:
1) che cosa ne pensate lei o i suoi ospiti di quanto scritto il 28/12/05 sul
financial times e su altri giornali ,esteri, che scrivono di economia e
finanza circa un'imminente crisi economica mondiale paragonabile (per gli
effetti ) a quella del 1929?
2) se la banca d'italia è una spa come mai il presidente deve essere

indicato (o nominato?) dal governo?
3) tra le funzioni e i compiti della banca d'italia mi pare ci sia quello di
tesoriere dello stato italiano: è vero che questo mandato ha validità per 20
anni? e che se non viene disdetto con 5 anni di anticipo si rinnova
automaticamente per altri 20 anni? ( e che la scadenza per non rinnovarlo è
domani 31/12/05?)
so che le domande sono forse di più di tre e mi scuso p
er la lunghezza e per
la forma.
auguro a lei e ai suoi ospiti e ai radioascoltatori i più sinceri auguri di
buon 2006.

Ora lui la invitò a leggere la legge sul risparmio e le assicurò che ,nell'arco di tre anni, la cosa si sarebbe risolta così che la Banca d'Italia sarebbe ritornata nelle mani dello stato: cosa sapete voi e che so anch'io? Che ciò non è avvenuto.Penso che ,tornando a Servizio Pubblico, un conduttore dovrebbe raccogliere più informazioni possibili in merito: ma per evitare di crocifiggere solo Santoro, è bene dare una sferzata, bonaria, anche a Becchi. Mi sono chiesto perché non ha aggiunto ,quando ha segnalato che la colpa è dell'euro e che i trattati andrebbero rinegoziati, che su queste questioni sarebbe giusto discuterne,non certo in eterno, con i cittadini e con il parlamento? A me ad esempio va bene quanto rilevato da Travaglio, seppure interrotto da Santoro e da quel falso giuda di Sallusti, allorchè veniva fatto presente che chi sostiene oggi Letta è la stessa maggioranza che sosteneva Monti: per fortuna è riuscito anche ad aggiungere che hanno perso, rispetto ad allora, tra gli 8 e i 9 milioni di voti. Mi dispiace , sono proprio deluso e amareggiato nel constatare che Santoro ,forse perché ignorato da Grillo, o perché non capisce di cosa si parla, non dà peso a ciò che Becchi o altri possono dire in merito: lui non ha la verità in tasca,anche perché questa è relativa e per ognuno di noi è o può essere diversa. Giustifico gli atti di violenza ,ne capisco le ragioni, così come capisco chi si uccide: lui e altri non sanno cosa significhe non avere lavoro. Ora aspetto stasera Gianluigi Paragone mentre posso dirvi che ieri, durante la pubblicità alla 7, ho cambiato canale e sono passato a rete 4, dove c'era Quinta Colonna.Ma dopo aver visto e sentito le urla di una persona che non lascia parlare, cioè la nipote del duce, ho preferito aspettare un poco e vedere un "pezzettino" di Radio Capital Tv: meglio un po' di musica che monologhi urlati senza senso.

Nessun commento:

Posta un commento