mercoledì 15 maggio 2013

Chi può è meglio che vada...e presto


Si fa un gran parlare di delocalizzare o di trasferire baracca e burattini oltre i confini: un tempo, l'ho già detto, ero contrario. Non sapevo bene tutte le magagne, come neppure ora , delle banche centrali, dell'impossibilità che come nazioni ci siamo imposte ,cioè di non poter aiutare le nostre imprese, di non poter svalutare e tutta un'altra serie di cose che avrebbero potuto dare una robusta mano alle imprese,siano queste commerciali o produttive. Ora che lo so, ora che ho verificato che Berlusconi non ha abbassato la pressione
fiscale, ora che so che questo tizio che c'è ora,al pari del predecessore, se farà qualcosa sarà una riduzione insignificante, ora che so che tutti i candidati alla segreteria del pd parleranno di evasione fiscale e non certo di accesso al credito o di drastica riduzione di imposte e tasse che,anzi,fanno parte del famoso rigore e delle manovre, devo dire a chi può di andarsene. Conosci le lingue straniere? Mastichi un po' di questa o quella? Hai ancora un cervello sano e non stressato come quello di un fallito come me?Vai e non fare come Orfeo, non girarti , non voltarti per nessuna ragione.Se vuoi e quando potrai, ricevi parenti amici e conoscenti, ma solo quando sarai in forze, quando avrai anche tu maturato che quella scelta, cioè emigrare, era l'unica cosa saggia da fare. Se poi vorrai ti chiedo una cortesia personale: manda o fai mandare dei vaffanculo ai politici che ci hanno messo e lasciato nella bagna. Non solo: invece di scrivere a mammà o a papi, invia qualche email proprio ai giornali e ai media leccapiedi che ,anche ieri , non si smentiscono mai evitando di rivolgere le domande "giuste" sia ai politici che in trasmissione. Fallo per noi, perchè anche ai codardi come me, ai vigliacchi, a coloro che si reputano e quindi sono a tutti gli effetti degli inetti, ci appaia un barlume di speranza. Tu sai che ci nasce tondo non muore quadro, per cui è solo un'illusione credere che sia giusto restare qui a combattere. Per cosa poi? Qui se anche volessi che so, aprire un ristorante low cost, con roba sana, ti arrivano dieci controlli ancora prima di aprire e,ammesso che ci riesca te ne arrivano altri venti.E non parlo di controlli fiscali, perché quelli arrivano dopo: ma ti pesano il pane che hai comprato; controllano se l'auto che usi per andare a "fare la spesa" ha la targa giusta oppure se quella riportata in bolla è sbagliata.In poche parole ti trovi sempre e comunque ad avere a che fare con gente, direi più gentaglia, che vuole trovare qualcosa per farti una multa, per punirti in qualche modo attraverso una contravvenzione. Pensa che se non indichi gli ingredienti delle paste precotte, quelle che si comprano alla Metro ,che siano Bauli o Tre Marie non fa differenza, ti becchi una multa. E questo solo per parlare della zona cucina: se poi parliamo di tavoli, tavolini, posti a sedere, musica, siae, sky o altre cose simili, Dio ce ne scampi.Sarebbe bene che facessi sapere alla nazione che ti ospiterà,che sei andato via per non vivere in una dittatura, per sfuggire alla pressione fiscale, perchè l'Italia è un posto dove le idee vengono bocciate, la creatività castrata, la libertà di vivere e di iniziativa è solo a parole. Come direbbe il signor Spock, lunga vita e prosperità.

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