venerdì 19 aprile 2013

Pietre e bastoni per uccidere 3 cuccioli:l'episodio di violenza a Pratosardo


Pietre e bastoni per uccidere 3 cuccioli  L'episodio di violenza a Pratosardonella foto DUE CUCCIOLI UCCISI A PRATOSARDO
Sono stati uccisi a colpi di bastone e di pietre, così sono morti quattro cuccioli meticci. E' accaduto a Pratosardo.
La testa sfasciata dai colpi di bastone e di pietre, sono morti così tre cuccioli meticci, trovati vicino alla loro cuccia in un terreno di Pratosardo.
L'Enpa, ente nazionale protezione animali, ha presentato una denuncia contro ignoti.
A vigilare sui cuccioli, (in tutto otto), sin dalla nascita, i volontari dell'Enpa.
Qualche giorno fa, due cagnetti sono spariti, ma la sorpresa inquietante è arrivata mercoledì quando una telefonata alla responsabile dell'associazione ha segnalato la presenza di alcuni cani feriti. Arrivati sul posto, i volontari hanno scoperto che tre cani erano stati uccisi, gli altri spariti. Accanto ai cuccioli le armi usate per ucciderli. 
Venerdì 19 aprile 2013 10:19                                                    unionesarda.it
Che cosa si può aggiungere ancora che non sia riportato nell'articolo? Forse che non dobbiamo smettere di incazzarci nel venire a sapere che episodi simili accadono ancora. Ho il ricordo di quando nel quartiere dove ho abitato i ragazzini (e anche quelli un po' più grandicelli) legavano un gattino a una bombola del gas che poi facevano rotolare in una discesa: eravamo alla fine degli anni sessanta. C'è gente crudele e dobbiamo
farcene una ragione: vi sono persone insensibili, che fanno del male perché vogliono farlo. Lì vicino a Nuoro hanno ucciso dei cani, altrove mentre scrivo o mentre leggete questo post stanno,forse, uccidendo degli altri animali domestici,ma tutti sappiamo che il lavoro nei macelli o nei mari non si ferma, così come le uccisioni tra esseri umani. Tuttavia possiamo ancora dire che siamo contrari a vivere in questo modo e a lasciar perdere: per cui ben vengano coloro che sabotano i macelli, i laboratori di vivisezione, i pescherecci e i cacciatori.Un grazie va ai volontari del posto, onde non si pensi che si generalizza o si accosta un episodio a una realtà geografica che ,per quanto ne so per esperienza, è composta da brave persone.

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