domenica 7 aprile 2013

Giardinieri di uomini


Penso che definire così le associazioni di beneficienza, i vari sportelli o gruppi di ascolto, ovvero coloro che ,secondo me , a parole o con pochi fatti dicono di impegnarsi per far uscire altri esseri umani da situazioni di disagio. Quando leggo che il tal dei tali, multimilionario, ha donato una parte del suo ingente patrimonio in favore di persone che non se la passano bene, ecco che oggi più che mai mi chiedo , con la dovuta sensibilità che impone la privacy, se e dove sono i beneficiari, se davvero sono usciti dalla povertà e hanno, spero, creato opportunità di lavoro a aiutato altri a venire fuori da brutte realtà. O se invece chi ha ricevuto i denari per gestirli opera come un giardiniere, innaffia le piante , le pota, le travasa, ma le lascia mai a se stesse, non fa in modo che possano diventare autonome, libere. Oserei dire che non è prevista questa opzione: la libertà. Ma vado oltre e sostengo che una gran parte del denaro previsto per aiutare le persone in difficoltà, le vittime di usura o coloro che stanno per caderci,non arriva per ragioni burocratiche e di discrezionalità a destinazione e , quel poco che ci arriva, è così polverizzato che non aiuta chi lo riceve ad affrancarsi e a ri-prendere in mano la propria vita. Sono parole
dure, per alcuni pure sbagliate, per altre proprio merda sputata dalla bocca di un coglione, ma siccome ci sono passato, so che spesso troppo spesso si preferisce avere le persone dentro un vaso, dentro un recinto, onde controllare ed evitare che riacquistino la propria sicurezza in se stessi, nelle proprie capacità e diano così ascolto al proprio cuore. Invece si pensa che siccome si trovano in "questo stato" e vivono "questa situazione" di falliti, di senza casa e lavoro, siano degli emeriti incapaci cui non puoi affidare certo dei soldi perchè possano realizzare la propria personalità (nel caso di imprenditori o partite iva che vogliono avere la seconda opportunità) o dare un lavoro dignitoso e ben retribuito invece che i "pacchi di viveri o di far scegliere il vestiario tra quelli,gentilmente, donati da chi già ne ha. Ecco che siccome ,troppo spesso, funziona così, e poichè ho sentito e so per certo che anche chi ha denaro da gestire, vedi parroci e intermediari vari, troppe volte dà questi soldi a extracomunitari a discapito dei "nostri", non posso non avere io il dente avvelenato. Non ce la faccio a stare zitto. Se Dio vuole e riuscirò a rialzarmi, e le mie attività ,come spero e prego, si rimetteranno in moto, darò lavoro e non a una ma a più persone: poi andrò a dirglielo in faccia che mi sono rialzato da solo, e gli ricorderò che quando sono andato a chiedere loro erano preoccupati di trovare casa a tizio e caio, guardacaso provenienti da un altro continente, mentre io venivo sfrattato con tanto di polizia municipale ambulanza carabinieri e ufficiale giudiziario. Ma a me niente, un cazzo! Per gli altri casa pagata e pure denaro. Eppure avevo, e non oggi o ieri ma da prima,anche prima della mazzata del fallimento (nel 2002 2003) chiesto aiuto: presentato un piano di rientro come chiesto da loro e sostenuto con cessione del quinto da parte di un parente. Sembrava tutto ok e invece picche. Ma c'è una differenza ed è a monte: il sottoscritto e tanti altri vogliono uscire da questa situazione e non conviverci, o approfittarne come certe badanti che vanno a pranzo alla caritas pur avendo vitto e alloggio pagati. E vogliamo uscirne e possibilmente non rientrare in questo girone dei dannati. Quanto all'astio che ho nei confronti di un buon numero di stranieri, ciò è motivato dal fatto che qui non lasciano niente: denaro poco o nulla, e quel poco(che moltiplicato per quanti sono è tanto) va alle multinazionali dei supermercati, della telefonia mentre il grosso va all'estero.Per i cinesi il discorso è un po' diverso ma il succo non cambia. Per tutti noi se è vera la regola che ognuno pensa solo a se stesso, non posso non pensare che mi fa male vedere la mia nazione impoverita , regredire culturalmente e socialmente e senza prospettive visibili. E non solo perchè devo cedere il passo agli stranieri e fare mie le loro tradizioni affinchè, come sta avvenendo, sostituiscano le mie e le nostre: questo è avvenuto con l'americanizzazione nella letteratura così come nella musica leggera, mentre in tv tra tedeschi e americani, tra format esteri, di nostro non c'è rimasto che qualche lettore dei tg e presentatore. Vedere poi come eventuali opportunità invece che riservate agli italiani siano concesse anche ad altri o ,come a volte accade che una parte dei fondi sia destinata proprio agli altri, fa capire che occorre darsi una bella regolata. Il tempo del buonismo è finito o deve finire almeno per chi non è a libro paga di qualche sindacato, università o comunque ,che piova o faccia sole a lui e a loro lo stipendio arriva: chi invece deve farsi il culo tutti i giorni, chi è schiavo in un supermercato o nelle aule di una scuola, dico che ci "fa un po' di compagnia", è un "compagno di sventura". Ritiene che quanto dico sia opera di una mente malata e che meriti un tso? Il generalizzare come fa la tv o certa stampa, ovvero che noi abbiamo bisogno degli exracomunitari o che è vero che ci sono un sacco di italiani che non hanno voglia di fare un tubo, sono considerazioni inutili e la dimostrazione l'abbiamo con i parlamentari che non riescono a fare un governo. Per spiegarmi meglio, quelle considerazioni di norma provengono da chi non deve guadagnarsi il pane, da chi non ha problemi di pagare affitto o mutui o ha l'assicurazione auto in scadenza. Se fosse il contrario li vedreste correre a formare il governo e a mettersi d'accordo, così come darebbero il posto di lavoro, con la giusta retribuzione, prima agli italiani, così come le case popolari e i posti all'asilo, i corsi gratuiti di informatica e di lingue, musica e avviamento allo sport: dopo gli altri, prima quelli di casa. E' facile offrire tutto a tutti quando non è roba tua, quando gestisci le cose : ma è altrettanto facile fare i filantropi pur avendone i mezzi anche se vorrei sapere come hai guadagnato quei soldi. Magari i terzisti di cui ti sei servito, se osserviamo bene la filiera, scopriamo che sono persone che prendono un euro al giorno! Facile fare i soldi così!E altrettanto facile darne una parte, che guarda caso potrebbe coincidere con un terzo di quanto uno dà in beneficienza.

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