domenica 10 marzo 2013

Problemini interessanti, forse, e che aguzzano la mente


Potrebbero essere questioni di cuore, di rapporti di coppia o con figli, magari grandi, o anche "cose di lavoro": non mi riferisco, però, a come trovare un modo per fottere il prossimo, sia questo il partner o un collega di lavoro o un cliente, solo che certe situazioni mi hanno sempre stuzzicato e costretto, con piacere, a pensare, riflettere ed escogitare più che soluzioni, delle proposte. Non so ma ricordo il caso di una conoscente , amica di chat, cui è seguito un iter che ci ha portato anche a vederci, a simpatizzare, e andare anche oltre: il suo problema era la credibilità, come persona nell'ambiente di lavoro e come moglie e madre in famiglia. Il punto più difficile, senza entrare nei dettagli, è che "i suoi" lavoravano e lavorano credo ancora, con lei: e che quindi tutti si incontrano sia nell'ambiente di lavoro, che in quello domestico. Il tutto in un
modo prestabilito, quasi obbligato. La visione tradizionale imponeva e impone che lei sia, di fatto, al servizio di queste persone. Per esperienza personale e col senno di poi, lei avrebbe fatto, ma non lo ha fatto, di scindere i ruoli e non si è ritagliata un posto chiaro in ambito lavorativo, che poi è una rivendita di generi alimentari. In casa idem, perché chi cucinava e pensava alle "lavatrici" era lei. Detto da uno che ambisce a un ruolo ,magari non chiaro, ma sempre disponibile con tutti e a maggior ragione in casa e con i familiari, può apparire quasi un controsenso: chi è disponibile spesso viene usato e bistrattato, tutti ne approfittano. Mettere in chiaro le cose una volta per tutti penso sia la cosa giusta da fare. Vi sembrerà strano ma diverse mie amiche e lettrici, dicono che in fin dei conti chiedere collaborazione in casa , sia una cosa irrilevante. Per me invece è basilare se,per dire, mentre "tu stendi la biancheria o la ritiri" io posso fare una telefonata, una doccia o leggere un'email : riesco a ritagliarmi dei momenti per me, in casa, e lo stesso può accadere fuori di casa. Ho così suggerito alla mia amica,in uno dei pochi incontri ,per entrambi extra, di fare in modo di riprendere il controllo dell'attività commerciale: del resto, da ciò che mi aveva rivelato, i soldi erano suoi e pure la società, per cui anche in modo soft doveva riprendersi il suo e sopratutto tenere le redini in mano. In casa le cose cambiano, perchè chi era in bottega te lo ritrovi a casa e,con la scusa che "lui lavora" vuole essere servito e riverito: anche qui non ci siamo, perchè pure tu lavori, anche tu sei stanca, anche tu vuoi farti la doccia e uscire e vedere gente. Ed è qui che casca l'asino, magari proprio io, quando le ho esposto una diversa soluzione: esci dalla società e ti metti a fare altro. Dieci anni fa si poteva ancora pensare, oggi è un bel sogno ma proprio per questo ti tiene viva e ti sprona. Quindi non vederlo,le dissi, come un esilio volontario, come una resa, ma come una scelta o la fine di un'esperienza. In campo matrimoniale non ho ficcato granchè il naso e la ragione è che quando entri nella vita altrui, oltre a non sapere se lei o lui vi vedrete una o cento volte, consiglio di evitare ogni interferenza sia in campo sessuale che in quello relazionale. O meglio, non esprimersi pro o contro se proprio non viene na richiesta esplicita. Lei non mi ha mai chiesto un parere al riguardo mentre in campo affari sì: eppure avrei potuto cogliere la palla al balzo e andare contro il marito, dato che lei stessa lo definiva un "coglione" quando, per esempio, mi chiamava con il telefono di casa e diceva "tanto paga quel coglione di mio marito". Ma non bisogna nemmeno cadere in trappole che una persona può tenderci di proposito, quando ad esempio ci racconta alcuni fatti e non non ci esponiamo, non esprimiamo nessun parere o restiamo sul vago. E' vero che possiamo avere bisogno di più informazioni, ma alcune volte il lasciare correre può significare per chi "non sente da noi una presa di posizione" che a noi interessa,se siamo lì in quel momento, solo una certa cosa e solo quella e,guarda caso di norma è quella che interessa i maschi. La persona scopre così quali sono i nostri veri sentimenti, ovvero che non ce ne frega un tubo dei suoi problemi, e sa quali sono le nostre intenzioni, ovvero scopare e non farci coinvolgere. Questo vale anche in caso inverso e gli uomini, alcuni almeno, hanno anche la brillante idea di chiedere pure soldi, avanzando anche in questo caso le più fantasiose storie. Riepilogando la mia amica, di cui ho perso le tracce, sapevo che doveva o meglio voleva aprire un agriturismo o b&b con una cugina, e per le ragioni di cui sopra: non ho avuto dritte sul fronte familiare e quello più strettamente coniugale. Uno dirà che intanto le mie scopate me le sono fatto: se è per questo le ha fatte anche lei. Il punto è che a volte ,ed il bello è questo, si vedono le cose da angolazioni diverse e questo può suggerire ,se non la soluzione, almeno di rivedere le proprie posizioni. Rimettere tutto in discussione, magari anche in pieno relax affettivo, aiuta e sopratutto se lo si fa con una persona che ,nei fatti, non è coinvolta e non ha niente da guadagnare. 

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