domenica 17 febbraio 2013

Chi ha paura del messaggio cristiano?

Da un bel po' di tempo il cristianesimo, soprattutto nella versione "cattolica", è oggetto di critiche, legittime, attacchi mirati, ben altra cosa: come ho già scritto mi dispiace che certe attenzioni vengano riservate esclusivamente ai cattolici mentre vengono lasciati fuori ,che so, gli anglicani o i valdesi.Da cosa? Da domande su temi caldi, fecondazione assistita o matrimoni gay. Ma invece, dicono alcuni, le posizioni degli altri sono note: me ne frego, chiedi anche a loro, e durante un tg o su un quotidiano,riportale ,comprese quelle altrui ossia musulmani e buddisti ,tanto per citarne alcuni. Il messaggio cristiano che invece viene ignorato e boicottato, festività natalizia abolita dalla Ue a parte mentre invece ricorda e menziona tutte le festività e ricorrenze altrui, è quello della solidarietà e della fratellanza, del dare agli altri:e già solo questi tre punti sono in antitesi con i messaggi dei media e dei governi nazionali. Lo dimostra il fatto che si sono dati i soldi alle banche e non gli aiuti, in denaro e immediatamente, a chi ne aveva bisogno. Gesù poi andava lui e non mandava email o fax, parlava e si confrontava, non fuggiva e sopratutto amava il prossimo, aveva sempre parole buone e non prese per il culo, false e menzognere come quelle che si sentono,amplificate dai media compiacenti, a ogni ora del giorno e della notte. Ricordatevi del vecchio governo, quello di Prodi e del ce lo chiede l'Europa, dobbiamo essere più flessibili, e le parole di Ciampi quando in Cina disse agli imprenditori italiani, di investire in Cina, di non avere paura. Non che i successori di entrambi, Monti compreso, siano meglio.Ma parafrasando Kennedy senior dico: perdonateli ,ma non dimenticate mai i loro nomi.
Quindi: da un lato c'è chi non vuole che tutti possano crescere spiritualmente ed economicamente, dall'altra c'è il business di falsi cristiani che amministrano enormi masse di denaro per ,a dir loro, aiutare i bisognosi. Peccato che tengano i bisognosi come cani legati alla catena, che mai,come mai è successo anche con gli aiuti umanitari, ad rendere qualche nazione o popolo libero, indipendente, autonomo, semmai come hanno fatto in Iraq distruggono tutto, semmai come succede altrove in caso di catastrofi naturali (o provocate ad arte con sistemi segreti?) i soldi e i viveri spariscono in stipendi e venduti al mercato nero. O non è così?E' così purtroppo. Invece di permettere alle persone di camminare con le proprie gambe, si offre una stampella a tempo,che si consuma come un fiammifero e obbliga le persone in difficoltà a ricercare nuovamente aiuto.Questo vale nelle piccole realtà di provincia come ,purtroppo, nel mondo che una volta era il terzo mondo.

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