martedì 22 gennaio 2013

Difficile fare breccia se si usano determinate parole

Qualche tempo fa mi è capitato di non riuscire a spiegare alcuni concetti e idee circa il nostro ex presidente del consiglio: avevo parlato di Goldman Sachs e Bilderberg, spiegando che trattasi di una banca d'affari e di un gruppo di persone influenti, e che il nostro amico ha avuto a che fare con loro. Il punto è che i miei interlocutori, non avevano mai sentito quei nomi e non riuscivano ad associarli tra loro. Oggi ,ad esempio, parlare di nuovo ordine mondiale, e magari pronunciarlo in inglese, otterrebbe lo stesso risultato, con l'illusione che si percepisce se una persona "annuisce" ad ogni nostra affermazione, convincendoci che "ci siamo spiegati bene". Ora un linguaggio forbito e preciso è un bene, ma in casi di emergenza occorre essere chiari: parlare di Mes e di trattati vari, di eurogendfor, senza tradurre in vocaboli comprensibili, rischia di non far comprendere di cosa si parla ma sopratutto sminuisce la gravità della situazione. E' un po' ciò che si ottiene ,come risultato, quando si cerca di spiegare che l'evasione fiscale non è quella dell'idraulico o del mancato rilascio dello scontrino ma è altrove: ora
spiegare dove e come avviene questa evasione e perchè non viene contrastata, è compito di chi vuole rendersi utile alla causa del libero uso dei contanti, di chi non vuole leggi repressive, di chi ritiene giusta la privacy. Ma finchè invece deleghiamo, e lo dico senza offesa, a siti o blog per persone ferrate , che amano la matematica finanziaria, allora rischiamo di essere poco chiari e di non avere compagni di battaglia. Siamo simpatizzanti dei siti e blog di cui sopra,ma occorre rivolgersi anche ad altri interlocutori e con un linguaggio che non richieda,per ogni riga che si legge, l'uso del dizionario. Se si usano dei video idem con patate, tono pacato e pochi punti per illustrare e spiegare le cose: ritengo sia meglio due video da 5 minuti che uno da 10. Quanto ai commenti non dico di abolirli ma almeno di evitare che siano i soliti applausi e che siano,anche loro, argomentati con tanto di richiamo alle fonti. in questa mini crociata ritrovo ancora l'eco di termini come "l'opinione pubblica" o i "mercati" oppure "le fonti attendibili" o le "autorità religiose" o "i gruppi di opposizione": termini astratti il cui elenco sarebbe sterminato e che ormai fanno parte della campagna di lavaggio dei cervelli che dura da anni. Staccarsi e spiegarsi, farsi capire anche da un bambino o da chi ha un cervello da bambino, è la missione impossibile di queste elezioni.

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