giovedì 27 dicembre 2012

Sul femminicidio e altre cose

Sapevo che prima o poi avrei espresso, in merito, una mia opinione che non è, tuttavia, quella del sacerdote don Piero Corsi, che non condivido in toto ma che mi fa piacere sia stata espressa: esprimendola e potendolo fare, significa che c'è ancora un po' di libertà. Perchè un po'? Perchè poi se vengono chiesti provvedimenti e condanne nei riguardi del sacerdote, allora non è che ci sia tutta questa libertà di opinioni e di espressione, sopratutto se azioni di ritorsione vengono applicate. Detto ciò per chi è ancora ingenuo o digiuno sulle cose del mondo e su come questo si muova, è bene sapere che ci sono persone che provocano e non solo tra i maschi, dove è facile sentirli offendere e fare battute (con doppi sensi) sulle donne, sul loro corpo, sul loro comportamento in settori che loro, i maschi, sentono come riservati esclusivamente a loro, ma anche tra le donne, che spesso si mettono un abito scollato per vedere se "il soggetto che lavora con loro in ufficio, a scuola, o che frequenta lo stesso bar o locale" sbava o meno o se gli cascano gli occhi ". E non mi si venga a dire che non è così.
E quest'ultimo passaggio oltre ad averlo sentito con le mie orecchie, mi è stato confermato proprio da donne: del resto anni addietro in spiaggia, c'era una donna, separata, ricca di famiglia e comproprietaria di due gioiellerie, che aveva l'abitudine di cambiarsi 3 o 4 volte il costume da bagno: però nell'arco di due tre ore. Faceva poi la promenade davanti agli ombrelloni, poi nella battigia , poi perchè andava a comprarsi un gelato. Dato che era una donna appariscente, ai maschi non dispiaceva guardarla, sopratutto quando era sdraiata e si sistemava la parte posteriore del tanga o le coppe del reggiseno: ma tutto questo avveniva sotto gli occhi di altre donne che non gradivano queste sue azioni. Essendo , per fortuna, persone civili, nessuno ha mai mosso rimostranze, fatto osservazioni o condannato a voce alta, questo suo modo di comportarsi: ognuno ha tenuto la lingua e le mani al proprio posto. Diverso è quando qualcuno cede e allora si passa dal pensiero all'azione, anche penale allorchè ci sono pedinamenti, allungamento di mani o ,peggio che mai, violenze fisiche, sessuali o meno che siano. Eppure ,come diceva Woody Allen, esiste sempre la masturbazione: non condanniamo la masturbazione, (dato che) è fare l'amore con qualcuno che amiamo veramente. Tuttavia mi preme sottolineare un'altra cosa che potrebbe essere un corollario: troppo spesso sento definire con termini troppo buoni ed elogiativi alcune donne, sopratutto quando ci si riferisce a donne vittime di omicidi, stupri e violenze varie. Ora ciò mi ricorda una vecchia prassi, che non ho mai condiviso: e cioè che ,ad esempio, uno zio morto, siccome è morto era comunque una brava persona a prescindere che ,invece, fosse una carogna, uno strozzino, un avaro. Improvvisamente, la morte lo riabilita.Così una donna, viene definita madre, senza magari specificare che poteva essere una madre ,però, snaturata, senza cuore , che si faceva i fatti suoi invece di pensare anche agli altri. Se poi invece faceva i fatti propri e pensava solo a se stessa, che lo si dica: può essere madre,moglie,amante, figlia, che pensa ai fatti propri, essendo per carattere o per necessità, egoista e carogna. Ciò non assolve stupratori o ladri , scippatori o mariti o amanti maneschi, ma proprio questo comportamento criminale non deve mettere in un piedistallo la vittima. Invece mi pare che troppe volte si cataloga il comportamento delle persone e le donne ,sono sempre brave, e i maschi dei debosciati: mi dispiace, ma non è sempre così. Il merito che ha avuto quel sacerdote,se glielo si vuole attribuire, è di aver sollevato un aspetto del comportamento che hanno certe donne, ma nonostante ciò non si giustifica chi perde il controllo delle proprie emozioni e non sa contenersi. Una volta si girava la faccia da un'altra parte, proprio per non guardare: oggi,se mi capita di prendere un autobus affollato o se c'è la calca, ho sempre le mani bene in vista e cerco di stare lontano da persone di sesso femminile (sopratutto se non le conosco) , onde evitare fraintendimenti di qualunque genere. Non bisogna generalizzare, è vero, ma siccome è facile passare la notte in guardina o venire processati solo per un sospetto o una denuncia, meglio evitare o almeno ridurre le possibilità. Che poi sia invece giusto sensibilizzare , evitare che certe assurdità vengano invece accettate per legge (come è stato per la questione dei jeans), sono d'accordo: le violenze sessuali, così come le provocazioni, esistono. E non me frega un accidente se nei paesi musulmani o altrove siano intolleranti e le donne occidentali che dovessero recarsi in visita in quei luoghi, devono indossare un abbigliamento consono alle tradizioni lì adottate. E si sa che mentre qui ,per provocazione, si entra in un luogo sacro (per i cristiani) a spalle scoperte o in hot pants, ben sapendo che non si verrà arrestati o sbattuti in gattabuia come avverrebbe,credo ,se la cosa avvenisse in un paese musulmano, ma si verrà soltanto invitati a coprirsi e a ritornare indossando un abbigliamento adatto, non capisco come mai ci si impunta se  questi aspetti vengono fatti notare. Nessuno vieta, di fatto , niente, ma appunto si fa presente la cosa come ha fatto a suo tempo un docente universitario qui a Cagliari, come altrove hanno fatto o provato a fare dei presidi di scuole superiori: tutti costoro invitavano a coprire le parti intime o che avessero un richiamo sessuale. Ma se sono proprio i media, tv e internet in testa, a inviare segnali di richiamo simili, come non pensare che a parlare di femminicidio, di preti intolleranti, di mariti maneschi e assassini, qualcuno ci lucra e ci guadagna? Giusto per chiarire mi reputo un cristiano sui generis, non certo un bacchettone o che vuole la messa in latino o che si reciti la preghiera prima e dopo i pasti, ma mi farebbe piacere un po' di rispetto non solo per le confessioni religiose non cristiane, ma anche per quelle cristiane e cattolica. Pur non avendo stima per Benedetto XVI, ne ho comunque rispetto così come ne riservo a quel sacerdote che è nell'occhio del ciclone, e per quelle ragazze e ragazzi che per mettersi in mostra usano abbigliamento di una taglia in meno. Li capisco, mi fanno sorridere e a volte anche tenerezza, ma occorre anche capire che esistono persone che possono approfittare di ingenuità proprie degli adolescenti o di difficoltà familiari, o di coppia, e le situazioni precipitano. Ci si ritrova con le mani addosso, più vive che morte, si diventa oggetto di attenzioni che da gradite diventano pressanti e ossessive, fino a degenerare nel ricatto, sia sessuale che pecuniario. Ho conosciuto uomini, padri di famiglia, ricattati da donne conosciute in chat, che erano poi chat erotiche ovviamente; così come una conoscente ha impiegato mesi e mesi per eliminare un suo persecutore, conosciuto anche lui in chat, cui aveva rivelato particolari della sua vita di coppia e di cui questo bellimbusto si era fatto arma. Quindi non generalizzo ma prendo atto che la vita è fatta anche di queste cose, e che è bene sapere e che la verità non è mai da una sola parte e oltre che non appartenere a qualcuno in particolare, nessuno ce l'ha in tasca e ,sopratutto non è un'arma con cui ferire gli avversari politici o ideologici.

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