sabato 24 novembre 2012

Sardistàn, periferia di Doha



Arzachena, Costa Smeralda, lavori suites Hotel Romazzino
anche su La Nuova Sardegna (“Siamo un Sardistàn, vassallo dell’Emiro“), 24 novembre 2012  
 


Doha è la capitale del Qatar.         Tenetelo a mente, visto che, a sentire il Presidente della Regione Cappellacci, quello è il posto dove si prendono le “decisioni che contano” per la Sardegna.
Indipendentisti e sovranisti tacciono e si trastullano con velleitarie mozioni d’indipendenza, mentre il Presidente Cappellacci e i sindaci di Olbia Giovannelli e di Arzachena Ragnedda vanno in Qatar a fare shopping di sogni.
Al ritorno raccontano quanto di mirabolante, luccicante, straordinario verrà investito in Sardegna: un miliardo di euro per realizzare 400-550 mila metri cubi di nuove ville e alberghi fra Porto Cervo (Arzachena) e Razza de Juncu (Olbia), il restyling (l’ennesimo) dei quattro resort di lusso “storici” della Costa Smeralda, tre parchi attrezzati per complessivi 2.192 ettari in Costa Smeralda, un allevamento di cavalli con 500 purosangue anglo-arabi nel sud Sardegna (forse a Pula), pure una pista per go-kart (in Costa Smeralda). 
Il sindaco Ragnedda è semplicemente raggiante: “con questo intervento, con volumi irrisori rispetto all’investimento, non andiamo a intaccare l’ambiente”. Mezzo milione di metri cubi di cemento, evidentemente, sono poca cosa per la mentalità corrente sui litorali galluresi.

Sardegna, macchia mediterranea sul mare
Arzachena era già divenuta Arzakhan, sta per divenire Arzaqatar e sono tutti felici e contenti. Domani non sapranno nemmeno chi sono, come ha ben scritto sulla progressiva perdita di identità l’attento giornalista gallurese Francesco Giorgioni sul suo blog .
Non finisce qui.   Mentre si parlava di un interessamento per Malfatano e Tuerredda (il progetto turistico-edilizio della Sitas, attualmente bloccato) e per la gestione del Forte Village di S. Margherita di Pula, in questi mesi i politici regionali hanno fatto la “lista della spesa” per l’emiro del Qatar: il sindaco di Sassari Ganau (P.D.) è pronto a trattare per l’Argentiera, l’on. Sisinnio Piras (PdL) propone la costa arburese e il sindaco (ora dimesso) di Iglesias Perseu (UdC) i litorali di Masua e Nebida, l’on. Diana (PdL) pretende l’allevamento di cavalli nell’Oristanese, mentre il pasdaran istituzionale degli abusivi d’Ogliastra, l’on. Stochino, sbaraglia tutti: “tre nuovi porticcioli turistici a Tertenia, fra Cardedu e Barisardo, uno ad Arabatax, più un campo da golf fra Talana e Triei.        Senza alcun limite, in tutti i sensi.
Crisi economica e disoccupazione starebbero per diventare pallido ricordo. Eppure la memoria del recente passato dovrebbe indurre a un minimo di prudenza.      Quando la Colony Capital di Tom Barrack acquistò la Costa Smeralda dalla Starwood agli inizi del nuovo millennio, l’allora Giunta regionale dell’on. Mauro Pili (stranamente oggi silenzioso) annunciò mille nuove iniziative imprenditoriali del finanziere libanese-americano, in particolare nelle aree minerarie dell’Iglesiente.

Arbus, Naracàuli, ruderi della Laveria Brassey
Risultato?         Dopo aver incassato il restyling degli alberghi “storici”, ha rivenduto (aprile 2012) alla Qatar Holding la Costa Smeralda per 600 milioni di euro, con un indubbio guadagno speculativo.
Nessun investitore, per quanto ricchissimo, regala niente e non lo farà nemmeno l’emiro del Qatar.
E’ un concetto semplice in tutto il mondo. Lo capiscono tutti, tranne la classe politica dirigente di una Sardegna sempre più Sardistàn, oscura isola del Mediterraneo centrale abbacinata da promessi investimenti stranieri per un miliardo di euro, quando beneficia più o meno dello stesso importo ogni anno – e da parecchi anni – grazie ai fondi comunitari e, in piena autonomia di programmazione e di spendita, non è riuscita a innescare un’equilibrata e diffusa crescita economico-sociale.
Noi ecologisti non ci facciamo abbagliare da perline e cammelli colorati e difenderemo territorio e identità con ogni mezzo disponibile.
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Cavalieri d’Italia (Himantopus himantopus)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
http://www.tzetze.it/2012/11/sardistn-periferia-di-doha.html

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