lunedì 29 ottobre 2012

Tornare indietro? No di certo

A scanso di equivoci è bene che si sappia che non sono un luddista nè un sostenitore della decrescita: se mai sostengo una decrescita ragionata e con un percorso percorribile senza traumi o lacerazioni sociali. Ciò che invece avviene oggi, è vedere fabbriche chiuse, i macchinari spediti all'estero, i soldi che sono stati versati ai vari imprenditori spariti (entrambi), i lavoratori che secondo i politici e gli esperti devono farsene una ragione e arrangiarsi. Ebbene io non ci sto a sentire e vedere discorsi del genere. Non mi sta bene il sindacalisti che sa fare solo discorsi pieni di frasi ad effetto che,però, hanno perduto sia il significato originale sia,da tempo, pure le battaglie. Siccome non si può fermare il progresso, si può però trovare il modo di fornire a tutti un sostentamento,dignitoso ovviamente,in pratica un reddito di cittadinanza , sicuro nel tempo: non dimentichiamo che siamo la nazione dei ripensamenti,che rivede le stime, che storna il denaro che occorre per le tredicesime e le sovvenzioni.Credo che ci siamo capiti.

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