lunedì 3 settembre 2012

Sovranità monetaria

articolo molto interessante con "spunti" importanti. buona lettura.
Alcuni lettori chiedono notizie sulla mia salute e li ringrazio. A seguito dell’amputazione ho avuto due versamenti di liquido nel polmone sinistro, quello sano, cioè mai colpito da niente. Con due toracentesi sono andato a posto. Proseguo la cura Di Bella intensivamente, anche a scopo cautelativo, perché i grandi interventi chirurgici possono provocare ricadute, ed ogni giorno rilevo un miglioramento generale. Si può dire, incrociando le dita, che mi sento bene.

I primi 8 mesi del 2012 sono stati devastanti per l’economia del nostro Paese – e per quella della società occidentale nel suo complesso. Tutti lamentano una crisi economica – a parte una fascia di popolazione in sicurezza per sé e per i figli (e i nipoti?) – classe media immiserita, attività che chiudono, ristoranti vuoti, vacanze di 2/3 giorni.



L’incredibile è che la soluzione sarebbe elementare perchè siamo di fronte ad una crisi delle più banali: mancano i soldi? Li stampi lo Stato e li distribuisca ai cittadini, anche attraverso l’attivazione di grandi opere durevoli e di utilità pubblica, infrastrutturali e non, o prestandoli a tasso zero, o regalandoli agli indigenti. I soldi dovrebbero spesi all’interno del territorio, incrementando la ricchezza di singoli e di imprese. Naturalmente qualunque utilizzo disonesto del denaro ottenuto andrebbe punito.

Ci vuole solo un politico che abbia il coraggio di far riappropriare lo Stato della sua sovranità monetaria. Tutto sommato siamo milioni, in Europa centinaia di milioni, gli altri sono centinaia, complici e servi compresi. Potrebbe sfaldarsi un castello di carte. Si triplichi lo stipendio alle Forze dell’Ordine, alla minima trasgressione delle nostre leggi l’immigrato venga espulso immediatamente, il delinquente grave fucilato e le pene per i malavitosi siano severissime e – soprattutto – applicate.

Le tasse vanno abolite; se serve denaro lo Stato se ne approvvigioni stampandolo.

L’agricoltura e l’allevamento sono le basi dell’economia (i servizi non si mangiano). L’obiettivo mondialista, introdotto da Blondet in un suo recente articolo, è quello di rendere sementi ed animali sterili, per schiavizzare i popoli che se ne devono riapprovvigionare. Quello delle sementi sterili è un processo già in parte affermato. Fate una prova: comprate nel vostro vivaio una piantina di pomodori, o di peperoni, o di zucchine, o di melanzane, o di insalata; una volta piantati, i frutti saranno rigogliosi; ripiantate quello che è restato l’anno successivo; il frutto sarà un miserabile e patetico stele. Fortunatamente i contadini, quelli che lo sono da almeno da almeno 3 generazioni, istintivamente e saggiamente, conservano le loro sementi (sempre meno purtroppo). Questa tradizione va incrementata al massimo.

Lo stesso vale per gli animali: quelli comprati ex novo sono sterili; tenderanno sempre più, con ogni tipo di allettamento, a ritirarvi gli animali fertili per abbatterli.

I risultati si vedono già nelle città: la grande distribuzione ha quasi distrutto la bottega; a Milano, per fare un solo esempio, la carne e il pesce, fatte salve eccezioni per accedere alle quali occorre un mutuo, sono intrise d’acqua. Lo stesso vale per la frutta e la verdura.

Un’altra importantissima risorsa per il nostro Paese è il turismo; qui non avremmo rivali al mondo, ma il suo funzionamento è ormai una questione di ordine pubblico, da far rispettare ferocemente, come ha documentato Blondet nel suo stupendo articolo «Sotto l’imperio dello stupido».

Le classi sfortunate vanno protette con una Sanità totalmente gratuita e di livello. Scrivo per il Lazio. Roma ha ovviamente grandi difficoltà dovendo servire un’utenza di milioni di persone. Approfondisco il tema per il viterbese. C’è un grande ospedale, il Bel Colle (dove non troverete mai un abitante del posto). Un lager (si salvano singole professionalità di medici deontologicamente e tecnicamente preparati). Per il resto disorganizzazione totale, sadici nel corpo infermieristico e in quello degli ausiliari, molti invertiti. Chi esce vivo di lì ha grandi doti di sopravvivenza, oltre che spirituali. È il frutto del «grande è bello», teoria discutibile. Ovviamente i piccoli ospedali, che andrebbero invece potenziati e resi simili a cliniche svizzere, vogliono chiuderli, e lo stanno facendo. È il caso del piccolo ospedale di Acquapendente, che serve comunque migliaia di persone. Diretto dal Primario dottor Brenci è la clinica svizzera di cui sopra. Nonostante varie chiusure di reparti – grazie Polverini, o chi la manovra, Robin Hood al contrario, che è riuscita a far odiare la destra in una provincia tendenzialmente di destra – c’è un ottimo Pronto Soccorso (a cui hanno levato la sala parto…), un’ottima radiologia, un ottimo laboratorio analisi, e la possibilità di usufruire della chirurgia in day hospital per un primo intervento (poi il paziente morirà al Bel Colle…) a cui è stato ovviamente levato l’anestesista. Il personale, ben selezionato, è tecnicamente e relazionalmente di livello. I pazienti si dimettono quasi malvolentieri. Perché non frazionare la Sanità in tante strutture analoghe? Non so se il decentramento sia antieconomico. Ma La Sanità serve al business o è al servizio del malato?

L’Italia dovrebbe essere affiancata da altri Stati nazionali europei, compresi gli Stati orientali, importante linfa vitale per l’Europa bianca, che vivano nella pace e nell’armonia, affratellati da una religione che ha prodotto una civiltà superiore (vogliono il protestantesimo e l’ortodossia? Va bene così, ci penseranno Dio e la Chiesa) ciascuno dotato della propria sovranità monetaria.

Sarebbe importante anche avere buoni rapporti con i popoli islamici, in prevalenza oppressi da governi venduti agli USA (vedi il caso degli Stati della penisola arabica) con l’India e anche con la Cina, se rinuncia alle sue mire egemoniche e privilegia il suo immenso mercato interno.

È solo qualche flash. Sembrano obiettivi impossibili? Lo sono se continuano a circolare disinformazione, paura, corruzione morale, individualismi e particolarismi. La storia ha dimostrato invece che l’uomo, soprattutto se si affida a Dio, è in grado di realizzare qualunque impresa.

Coraggio!

Fabio de Fina
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=93196:sovranita-monetaria&catid=83:free&Itemid=100021

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