giovedì 7 giugno 2012

Sempre divisioni e imposizioni:ovvero la shoah e ciò che ne segue

In conconmitanza con la visita della squadra di calcio italiana ad Auschwitz, con tanto di giocatori con gli auricolari nelle orecchie (forse per la traduzione simultanea?), ecco che il portavoce o responsabile della comunità musulmana o islamica di Cagliari osserva come sarebbe doveroso che quegli stessi giocatori visitassero anche Gaza.
Premetto che non ho ritrovato ancora on line le dichiarazioni,per cui sono andato e vado a mente nel cercare di far capire ciò che ho capito leggendo questo fatto su "il Sardegna". La pretesa di paragonare,le sofferenze dei palestinesi con quelle degli ebrei durante il nazismo, secondo la comunità ebraica e il suo portavoce locale, certo Matta salvo errore, sarebbero infondate e illogiche,in quanto Israele è una democrazia, a Gaza ci sono centri commerciali e palestre e poi, la solita storia che sarebbero i palestinesi con i loro razzi o missili ad attacare gli israeliani che, logicamente, si difendono. Ora il portavoce della comunità musulmana locale afferma che è vero che Hitler ha mandato a morire centinaia di ebrei, ed è giusto ricordare ciò durante la giornata della memoria,ma è anche giusto ricordare ciò che avviene in Israele. Del resto, aggiungerei io, a quanto mi risulta ci sono dei limiti di circolazione per i musulmani, ci sono targhe diverse per le loro auto, c'è un muro in costruzione che separa alcune zone, ci sono posti di blocco .Per esempio su effedieffe.com leggo questo 
Ignorati dai media servili, pestaggi di immigrati clandestini (sudanesi ed eritrei per lo più) sono avvenuti a Tel Aviv dopo un comizio razzista tenuto da due importanti politici del Likud, Miri Regev (una donna) e Danny Danon.
Ma potrei ricercare anche altre informazioni come questa presa sempre su effedieffe.com
I tentativi del governo israeliano di incriminare un cronista investigativo accusato di aver divulgato i dettagli di procedure militari riservate (utilizzate per l’uccisione di militanti palestinesi), ha messo un freno all’aggressività dei media israeliani ed evoca gli spettri di un tentativo di censura governativa della stampa

GERUSALEMME – I giornalisti israeliani hanno ripetutamente accusato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu del tentativo, fin dall’inizio del suo mandato di tre anni fa, di voler mettere la museruola alla stampa. I critici sostengono che l’incriminazione programmata di Uri Blau, del quotidiano liberale Ha’retz, rappresenti proprio il ...
 
Senza voler andare a cercare ed elencare i numerosi casi di israeliani contrari a guerre e rappresaglie effettuate in patria e non, e che per questo vengono emarginati oltre che arrestati e incarcerati per anni: ma ovviamente questo non può dirlo un rappresentante della comunità ebraica, a meno di aver il coraggio di rompere con l'omertà che regna sovrana.E lo dico perchè se una persona avesse buon senso ammetterebbe le colpe di Israele o meglio ancora del suo governo e di chi lo sostiene e lo foraggia,come fanno per obbligo morale o perchè ricattati gli Usa o gli stati e le comunità mondiali che sentono di dover obbedire o per senso di colpa innato. Idem per il musulmano: come può accettare che nei paesi islamici vi siano leggi inumane?Come può tollerare,a parte la discriminazione nei confronti delle donne, che ci siano principi e monarchi o dittatori? Ciò che vale per loro vale anche per noi: parliamo di comunità europea e poi abbiamo i monarchi pieni di soldi fino alle orecchie, abbiamo la dittatura della Bce.Non siamo poi tanto diversi se pensiamo a chi ci istiga al suicidio, ci condanna a una "non vita", rende schiavi noi e i nostri figli per soddisfare i propri capricci e creare e mantenere in vita delle vere e proprie caste e dinastie.Pensiamo a un Blair ad esempio che terminato il suo lavoro come primo ministro riceve ,al pari di Aznar o di altri ex primi ministri o membri importanti dei vari governi europei e non, incarichi presso multinazionali o banche. A volte ,come Monti o Prodi, fanno anche il percorso inverso e chissà lo rifaranno.E noi che facciamo? Bisticciamo come i famosi polli di Renzo o come le rane nella pentola. In ogni caso per me se vogliono ricordare le stragi e i campi di concentramento, lo facciano pure: personalmente ricordo anche l'operazione piombo fuso o la strage di Sabra e Chatila. Per tutti vale il discorso che se alzate la voce e insultate, non siete degni di stare seduti a discutere e a diffondere il vostro pensiero: almeno con me funziona così. Prendendo esempio dalla fantascienza della guerra fredda, potrebbe ,chi ha qualcosa da definire e discutere e desidera una guerra, svolgerla in territorio neutrale, tipo uno stadio, in stile orazi e curiazi. Ma non coinvolgete alleati e non usate teste di paglia . Andateci voi o i vostri amati (da voi ovviamente) leaders: non certo dei poveri ragazzi o degli affamati riservisti. Concludo con questo pensiero: non accetterò mai che mi venga imposto di pensare qualcosa per legge, anzi userò la testa e terrò conto di tutte le osservazioni possibili, tutti i segnali che mi perverranno, affinchè se qualcosa di storto c'è possa anch'io contribuire affinchè si cambi.E spero di non essere il solo.  tttttttttttttt

Nessun commento:

Posta un commento