venerdì 8 giugno 2012

Il potere della musica

In questo periodo difficile,almeno per chi è nato come me dopo la seconda guerra mondiale e ha finora vissuto bene ( e ora un po' meno), ho sperato che la musica e la sua potenza, tante volte evocata e forse millantata o ricercata, potesse risvegliare le coscienze. Intendo dire che mi pare che non ci sia più la voglia di costrire , di realizzare qualcosa che ci accomuni
e che anzi la tendenza, forse per via delle tastiere programmate e dei campionatori(si dice così?) hanno tolto,anche alla musica, quella creatività e quelle emozioni che in passato hanno saputo dare un buon apporto alla società, alla sua avanzata. E' vero che anche nel blog o nei commenti, che ho rilasciato un po' dovunque, chiedevo dove fossero finiti gli intellettuali, gli scrittori,gli artisti, i musicisti e i cantautori: forse a leccare i piedi o altre parti del corpo dei potenti di turno? Un caro blogger/musicista mi ha criticato e giustamente dal suo punto di vista: il sunto è che si aspetta sempre la manna e non muoviamo mai il culo, che vogliamo che le cose e le matasse le sbroglino gli altri. E ciò sarebbe in perfetta sintonia con l'opinione che ci hanno dipinto addosso gli altri che non sono italiani: perchè sono gli italiani incapaci di reagire e fare rivoluzioni. E a questo punto mi vengono in mente gli altri, gli indignados, gli occupy wall strett, e le parole di wikileaks (si scriverà cosi?) che non ci aiutano: tutta questa gente, e anche altra come i ragazzi terribili in Gran Bretagna o gli altri delle rivoluzioni colorate o delle primavere arabe, tutto costoro che cosa hanno fatto? A me sa tanto che l'hanno presa in quel posto, sono stati usati e abusati dalla Nato e da chi vuole solo approfittare ,creando appunto le situazioni e finanziando (in stile Soros) i vari movimenti, mandando come fanno gli inglesi o i francesi i supporti logistici sotto forma di agenti infiltrati e sobillatori (come quelli che sparano in Siria). Quindi noi, a parte i morti suicidi, abbiamo avuto, a conti fatti, meno morti ma l'abbiamo sempre presa in quel posto : in più gli effetti sono i medesimi, ovvero siamo più poveri, ci hanno cambiato gli articoli della costituzione senza dircelo e per farci approvare il MES, le aziende fighe e appetibili le dobbiamo regalare agli investitori stranieri,ovvero a quelli che hanno voluto farci fare le riforme per renderci appetibili ai loro gusti in fatto di schiavi. Cioè non siamo messi così diversamente da coloro che sono scesi in piazza nelle altre nazioni. Manca a noi e loro la capacità di unirci, di capirci, di darci una mano: se questi sentimenti non ci sono all'interno di una nazione , di una regione, di una provincia (non le hanno ancora abolite), come possiamo sperare,sempre che l'idea ci vada a genio, di poter collaborare ,dare o ricevere aiuto, se tra di noi in Italia ci guardiamo in cagnesco e non ci sopportiamo?C'è da dire che lo straniero ha un certo fascino e quindi attira, ci spinge appunto a solidarizzare: mi chiedo se la musica può fare altrettanto, dato che al pari dei numeri è un linguaggio universale. Proviamo a usare il web che seppure boicottato dagli altri media, potrebbe se non verrà chiuso, agire da collante. In verità,lo ammetto, più che nella musica avrei confidato negli hacker ma mi hanno detto che ho visto troppi film e fiction. Pensiamoci bene: ma per chi fate il tifo,se mai vi capita di vedere un film di 007? Per la Spectre, io faccio il tifo per loro.Oggi mi dispiace che non esista una forza del genere, perchè la vedrei dalla parte dei più deboli. Certo un ripulisti lo farei, dato che non mi piace che la mia cultura ,la mia tradizione, il mio modo di vivere sia messo in discussione da leggi o direttive europee o dai media addomesticati.Ma questo è argomento per un altro post.

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