mercoledì 23 maggio 2012

Criticare lo stato? In teoria si può, però

Di sicuro ci ricordiamo che furono presi provvedimenti contro gli insegnanti scolastici che criticarono le riforme introdotte dal ministro Gelmini: tuttavia ciò non fermò e non ha fermato il dibattito sulla scuola, sui tagli, su riforme e cambiamenti da attuare.Non solo: docenti, non docenti e alunni, nonchè genitori e opinionisti, una tantum ritornano sull'argomento scuola in generale per poi affrontare temi specifici.Allora mi chiedo, perchè mai "quelli di Equitalia"
non criticano il "loro mondo" dicendo che ci sono cose che non vanno bene? Perchè non scioperano allorchè si rendono conto,perchè è palese, che certe cose che loro fanno sono, non solo ingiuste, ma proprio crimini? E' mai possibile che dobbiamo, dopo tanti secoli di ingiustizie aspettare ancora che sia la Storia a dover fare Giustizia? E' mai possibile che certe cose debbano essere dette a telecamere spente per timore di ritorsioni o licenziamenti? Se mai vengono dette: mi pare che un responsabile regionale qui in Sardegna abbia detto che ci sarebbero delle cose da cambiare, in Equitalia. Al pari di una dichiarazione fatta, in altro ambito dal responsabile della Polizia Stradale in Sardegna che disse che gli autovelox non si possono nascondere: e lo diceva quando ancora la legge non era chiara in tal senso. Ma vuol dire che alcune volte i funzionari dello stato sono uomini, altre volte soo dei burattini: alcuni interpretano e capiscono,altri voglioni i premi sulle esazioni ottenute o gradiscono effettuare le segnalazioni sui beni pignorati e messi all'asta da comprare. Bella la vita così?

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