lunedì 2 aprile 2012

Generalizzare : bello e comodo ragionare così.

Ammetto che non sono di primo pelo e neppure laureato o con una cultura mostruosa, ma non mi va di sopportare quelle che reputo forzature nei ragionamenti. E così che leggendo dei commenti in un sito che frequento ormai dal 2005 leggo che
alcuni commentatori, che seppure iscritti dopo di me hanno la bellezza di centinaia e migliaia di commenti, se la prendono con i più giovani, accusandoli in maniera più pesante di chi pochi mesi fa li tacciava di essere mammoni, sfigati e anni fa li aveva definiti bamboccioni: infatti secondo alcuni i più giovani non vedrebbero l'ora che sia mercoledì per le partite di coppa mentre io, data l'età sarei fermo alla febbre del sabato sera. Forse accuserebbero anche alcuni un po' più stagionati di andare alle partite di calcetto. Questo comportamento che loro ravvisano nei più giovani impedisce appunto una reazione nel paese,l'Italia ovviamente. Ora non mi sento di accusare i più giovani di essere solo con la testa occupata a pensare al fantacalcio o alle scommesse, non li vedo tutti dediti a fregarsene della situazione: se mai ,ma non è un problema solo loro, non hanno una visione chiara della situazione nazionale, che non è nemmeno prerogativa dei partiti politici o dei sindacati e ancor meno del governo. Il discorso sui più giovani è venuto fuori allorchè proprio un giovane ha sparato a zero accusando i genitori e gli anziani in genere, di essere loro la causa del disastro del paese. Sono volate anche parolacce ma quei rafforzativi non servono , è sufficiente il concetto di scaricabarile a far indispettire chi, forse in gioventù ha portato bandiere rosse o nere ma si è esposto, si è impegnato e oggi vede che è stato inutile scendere in piazza e cerca, forse attraverso il web di continuare una battaglia perduta in piazza. Quindi a me sta bene che una persona, attraverso la tastiera ,comunichi: e so bene che occorre generare reddito per pagare utenze e procurarsi cibo e pagare l'alloggio. So bene che forse invece di andare ai festini o vedere la champion uno chatta, scrive o commenta: ma non accuso chi non lo fa e si diverte o si distende, se mai gli chiedo perchè non mi dà una mano, perchè non valute le mie o altrui proposte. Se ci credo dovrei coinvolgere lui e quelli come lui, affinchè valutino le mie o altrui proposte. Se gli dico che è un perditempo, quello reagisce ed è il minimo che mi aspetterei è un insulto. Oggi invece appunto di generalizzare sui giudizi occorre cercare di coinvolgere ,con argomenti e non con fumo, chi ci sembra che sia al di fuori: anzi il parere di chi non è coinvolto è da tenere nella massima considerazione dato che vede le cose senza filtri o paraocchi. Nessuno deve essere guru o capobranco, ma la partecipazione che la rete offre è da sfruttare ,fintanto che internet sarà accessibile. Cercare ciò che unisce e andare avanti con una proposta, questo sarebbe secondo me un piccolo successo.

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