martedì 20 marzo 2012

Se quella persona fossi tu

Tante volte sarà successo che , vedendo una persona in tv mentre parla o discute, ci siamo detti "ah, se ci fossi io al suo posto...", lasciando intendere che è un incapace o una persona venduta per non dire peggio. In questi ultimi mesi ,per quanto ne so, mi è accaduto spesso di sentire commenti in tal senso: ero in un bar 
e trasmettevano un tg di quelli delle 13 , forse il tg2 o tg5, tanto sono pressochè uguali. E le domande che un giornalista non poneva, non tanto a Monti o ai suoi ministri, ma proprio ai politici, a quelli che abbiamo votato, le rivolgevano le persone cui il caffè o la birra stavano andando di traverso. Chiedo a quei giornalisti , ai giornalisti in genere che si occupano di politica e di economia, se ritengono di avere la coscienza a posto: se quando ,per caso, incontrano lo sguardo dei propri familiari riescono a guardarli ancora negli occhi.Oppure, al contrario, guardandosi allo specchio al mattino prima di uscire, provano un senso di disagio che è quella sensazione che dovrebbe indurli a fermarsi a pensare e riflettere e domandarsi: è giusto quello che sto facendo oppure eseguo ordini di scuderia ? Sto facendo il mio lavoro con coscienza o invece sono schiavo dei miei datori di lavoro? Perchè non rivolgo mai le domande che la gente mi chiede di fare? Perchè quando riporto le interviste e le dichiarazioni dei politici, dei ministri, del capo del governo, del capo dello stato, della confindustria , del sindacato, del papa, del pope, di chiunque, non sono mai critico, mai che muova osservazioni che possano indurre le persone a riflettere e , al contrario sono come uno scendiletto, uno zerbino, uno che dice che "è giusto così", che "stanno salvando l'Italia" , che "stanno operando per il nostro bene e per il futuro dei nostri figli". Perchè ogni volta che c'è qualcosa che si percepisce non vada bene, che si intuisce come sbagliata, quando si intervistano per esempio i manifestanti in Val di Susa o nelle piazze, non si completano mai le loro dichiarazioni come giuste o anche sbagliate, a seconda delle propria coscienza personale? Perchè in questi casi si è tabula rasa su cui scrivono il governo in carica e i suoi leccapiedi, e in altri casi si è partiti in quarta contro un Berlusconi o si sono raccontate fandonie su un Gheddafi ? Perchè ,sempre per correttezza, non si riportano per esatto i discorsi di Ahmadineijad , perchè non si ragiona con la propria testa e si riportano le voci autorevoli (chissà chi sono) o peggio "l'opinione pubblica mondiale" (ne faccio parte anch'io? nessuno mi ha chiesto pareri, però)? E l'elenco potrebbe continuare su omissioni, disinteresse per i cittadini, menefreghismo in generale: ma proprio per questo tanti di noi potendo direbbero la loro e se fosse vero che il mio e il nostro voto vale qualcosa, forse l'anno venturo, qualcuno spera anche prima, almeno il quadro politico potrebbe cambiare (in meglio). Resta purtroppo la possibilità di essere querelati, banditi dai forum e dai blog, censurati: se sei in auto e uno fa il coglione puoi, in teoria , ricordarglielo e farglielo presente.Se lo fa un ministro, che magari frigna pure, allora ti fermano e ti identificano e ti sbattono dentro. E quando questo comportamento lo aveva lui, che non sopportò essere definito puffone, forse con la b come le sue iniziali,  fu mandata e rimandata in onda la sequenza filmata, con lui che gridava ai poliziotti "prendete il nome" (o qualcosa del genere: per i più curiosi in rete il video si trova), ebbene che cosa è cambiato oggi? Ve lo dico io: oggi non ci sono questi filmati nè tantomeno giornalisti che pongono le dieci domande (forse perchè chi a suo tempo le pose, è morto, poveretto ), ma ci sono dei conduttori tv che danno ragione sempre e comunque al governo, che mai e poi mai sono preparati sui temi importanti, cioè quelle questioni che riguardano i lavoratori e le aziende, i pensionati e gli insegnanti. Infatti si fanno prendere in castagna con l'effetto che l'attenzione del pubblico è sviata e si concentra sull'evasione fiscale piuttosto che la diminuzione delle pressione fiscale, sull'antisemitismo piuttosto che sulla libertà di critica al governo israeliano o ai governi guerrafondai come il francese o l'americano. E questi sono solo alcuni esempi, ma su tutti e per restare a casa nostra mai che si siano portati ad esempio il no tav e i trasporti in genere, da migliorare i secondi e da bocciare la prima, la banda larga e le comunicazioni, il costo dell'energia e il lavoro nel campo artistico e turistico eccetera: in sostanza certi temi non vengono affrontati o se per sbaglio vengono sfiorati ecco che viene accolta la famosa tesi del "non ci sono soldi" che, guarda caso per gli f35 e le false missioni umanitarie e per la gestione delle loro clientele ci sono e si trovano. Ora finchè non avremo persone preparate e disposte a rischiare il posto pur di fare la cosa giusta, persone che a un ministro o all'ospite di turno riescono a zittirlo e non farlo urlare , gli impongono il rispetto per chi fa le domande, lo invitano a restare nel tema senza umiliarlo ma senza nemmeno farsi prendere per il naso, ecco che siccome non abbiamo in tv queste persone, dobbiamo subire le trasmissioni come quelle di stasera dove si prenderà in giro chi avrà anche meritato in passato di esserlo, ma che oggi devi giudicare sulle proposte che fa, sulle azioni che intraprende, sui contenuti.Invece sappiamo che non è così, che dovremo sorbirci le solite menate senza contraddittorio. Ma se quella persona invece fossi tu... se ci fossi tu al posto del conduttore stasera? 

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