lunedì 12 marzo 2012

Lapida il cane del titolare;tradito da video e licenziato

Purtroppo dovrebbe essere vero quanto scritto su l'unione sarda.it che,infatti riporta :
E' successo in un'azienda nella zona industriale di Predda Niedda, a Sassari. L'operaio, 47 anni e padre di due figli, ha finito la piccola cagnetta spaccandole la testa con una grossa pietra.
Ha ucciso a calci e pietre la cagnetta del datore di lavoro sotto l'occhio di una telecamera a circuito chiuso: grazie alle immagini l'uomo, un operaio di 47 anni, padre di due figli, è stato licenziato e rischia ora di finire sotto processo per gravi maltrattamenti sugli animali, un reato punibile con la reclusione da 4 mesi a 2 due anni.

L'episodio risale alla settimana scorsa ed è stato rilanciato oggi sul sito di un gruppo animalista. Ciccetta, la cagnetta uccisa, lontane parentele con uno Yorkshire, pesava solo pochi chili: il suo aguzzino prima l'ha ripetutamente colpita con le scarpe antifortunistica, poi l'ha finita con una grossa pietra che le ha spaccato la testa. La telecamera della ditta, situata nella zona industriale di Predda Niedda, ha intercettato la brutale sequenza sino all'epilogo: l'operaio esce stringendo in mano un sacco nero dell'immondizia. Si scoprirà poi che all'interno c'è il corpo della bestiola. La carcassa è stata gettata in un terreno vicino all'azienda e scoperta dai dipendenti che hanno avvisato il proprietario. "Dopo aver ucciso la cagnetta - racconta - è venuto al lavoro e ha fatto finta di niente". Tradito dalle telecamere, l'operaio si sarebbe giustificato dicendo di aver fatto una stupidaggine. unionesarda.it del 2 marzo 2012
Difficile commentare, perchè almeno "da noi" che pensiamo aver superato periodi barbari, seppure i macelli o le tonnare dimostrino che c'è ancora cattiveria, così come la stessa è presente nei laboratori scientifici dove si effettuano vivisezioni o altri esperimenti. Ma mentre nel macello o in laboratorio ci devi entrare per scelta, cioè se vuoi andare a liberare gli animali o per fare,se permesso, un reportage, qui parliamo di persone che scelgono di compiere atti violenti contro un animale, indifeso. Cioè non è un orso che ti assale , nè un serpente costrittore o uno squalo, ma un cane di piccola taglia: lui , l'uccisore, non è "l'autista ucciso dai cani" , ma è l'uccisore del cane. Sarei ipocrita se dicessi che da sardo mi infastidisce che ciò sia avvenuto proprio in Sardegna, perchè poi la questione rischia di creare qualche neologismo o aneddoto sui sardi: da padre padrone all'anonima sequestri, dall'hotel Supramonte a chi fa sesso con le bestie. Ma non è così: le azioni sono personali, dettate anche da condizionamenti culturali, dall'educazione, da influenze esterne, dai media.Però sono sempre personali e quindi non vanno ricondotte a un popolo, a una città, a un'etnia o a una confessione religiosa. Sarebbe come se associassi il nazismo ai tedeschi o il sionismo agli israeliani o agli ebrei: ci sono stati tedeschi criminali, che hanno ucciso deliberatamente o che hanno eseguito ordini non rifiutabili, che non potevano non eseguire ,così come ci sono stati israeliani che hanno sterminato palestinesi passandoci sopra con i bulldozer o uccidendoli anche se disarmati. Accusare oggi il governo di Israele di aver compiuto crimini contro i palestinesi, non vuol dire essere antisemiti nè accusare il popolo di Israele, ma il suo governo e le persone ,al suo interno, che danno gli ordini di sparare per uccidere: del resto si sa che c'è un'opposizione ,troppo spesso messa a tacere proprio israeliana e che è contro questo tipo di politica. Con ciò non condanno nè accuso tutti i tedeschi o tutti gli israeliani, ma accuso quei tedeschi o quegli israeliani. Certo che è difficile scindere le cose ma è necessario: immagino se verrà fuori il nome di questa persona che cosa diranno alla moglie o ai figli. Eppure loro non dovrebbero essere coinvolti. Certo che se uno sa certe cose e si accompagna, nonostante tutto a certe persone, la cosa cambia aspetto.Ma evitando di fare processi anzi tempo mi auguro che esista giustizia , e che ci sia il paradiso per gli animali. 

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