martedì 21 febbraio 2012

Una volta

Temporibus illis, così avrebbe detto il mio professore di latino riferendosi a ciò che tanti di noi sognano, ovvero una piccola ma efficace rivoluzione contro il governo Monti ,contro le banche, contro Equitalia, contro i nostri parlamentari codardi e opportunisti. Sempre memori dei film dove si aspetta l'eroe di turno, da Maciste a Zorro, anche tanti di noi fremono pronti a muoversi ,se chiamati. Il punto è che difficilmente suonerà l'appello in quanto non esistono zorri o maciste che tengano. Quei pochi che potevano fare non hanno fatto e il perchè è
semplice: si ricordano come andavano a finire quei film. Le cose non cambiavano granchè, difatti Zorro era a puntate dato che c'era sempre qualche figlio di puttana che doveva infierire sulla povera gente. Maciste , pure lui, aveva nemici in ogni parte del mondo e anche sottoterra. Ergo, alle cose dobbiamo pensarci noi. So bene che con persone che il governo ha invitato a spiarci, a segnalarci se abbiamo il suv o se ,per caso, non paghiamo il canone rai, c'è poco da scherzare: sappiamo pure che costoro pensano, ingenuamente, di venire arruolati tra i pretoriani di turno, onde poter far parte inamovibile del regime appena pochi mesi fa inaugurato grazie al presidente della repubblica. Tuttavia il mio professore di latino si rivolterebbe nella tomba se omettessi di ricordare a ognuno di voi, e a me stesso in primis, che la nostra repubblica si è formata dopo una guerra, e che prima ancora, come sanno anche i sassi, l'unità d'Italia si è creata anche lei grazie alle guerre. E le guerre, volute dai Savoia e finanziate da paesi esteri, non si fanno al computer, almeno 150 anni addietro non ancora e neanche giocando a "tocco fulmine", ma con fucili e cannoni, tendendo agguati, e preparando il terreno con atti che oggi definiremo terroristici. L'appunto che sempre il mio professore mi invita a rimembrare è che quei terroristi di allora, quelli che hanno distrutto interi paesi o villaggi, violentato donne, passato per le armi vecchi, oggi hanno intitolate piazze e strade. Dimenticavo che hanno pure rubato , quindi sono stati anche ladri. Però per alcuni di noi che conoscono la storia a metà ,costoro sono degli eroi. Chissà che anche qualche nostro compagno di scuola o semplice conoscente, in un lontano futuro avrà anche lui delle strade o delle piazze a lui dedicate: e per gli stessi motivi, cioè per averci liberato da qualche tiranno. Peccato che sempre la storia ci ricorda dei "martiri di Belfiore" e di diverse centinai di persone giustiziate perchè, appunto, rivoluzionari: oggi si direbbe terroristi. Ma si distingue tra giusta e nobile causa, quella che portò all'unificazione della penisola e quelle odierne, magari dei ceceni piuttosto che dei curdi. C'è poi da notare che i vari Monti e altri chesi definiscono per l'Europa, pare si vogliano dimenticare delle realtà locali, di ciò che ci distingue gli uni dagli altri, a cominciare dalla lingua per terminare all'economia, passando per la cultura. Per loro dobbiamo uniformarci appunto al loro modo di vedere la vita e,per ora, a fornire lavoro e idee a basso costo: quando non serviremo più verremo eliminati. Occhio che ciò vale anche per voi altri, forze dell'ordine comprese, militari e semplici servitori dello stato. Quindi diamoci una mano e mandiamo via questi sfruttatori. Mi rendo conto, e concludo , d iusare termini vecchi, come sfruttatori, ma il punto è che "è ciò che sono": diversamente ,se fossero davvero servitori dello stato e avessero a cuore il bene comune, al pari di un San Francesco avrebbero rinunciato alle prebende e fatto in modo che tutti abbiano di che vivere. Ma loro no! Ti mandano le notifiche con i messi, ti inviano le cartelle esattoriali, ti mettono paura. Attenzione che la paura gioca brutti scherzi, e ... 

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