lunedì 30 gennaio 2012

Domande da evitare

Ieri è morto l'ex presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro: su di lui pesavano l'essere stato per poco tempo nella magistratura, e per questo aver maturato il diritto a ricevere una pensione pure da lì
così come aver condannato a morte una persona, aver schiaffeggiato una donna che aveva,secondo lui, offeso il comune senso del pudore mostrando una scollatura troppo audace, e dulcis in fundo il famoso ribaltone, il primo di una serie. Le cose sono note ragion per cui parliamo d'altro. E lo spunto me lo dà proprio la morte di questa persona, ma in verità ogni giorno e ogni minuto lo offrono: la morte. Di lei si parlava già nell'antichità come di una situazione che non ci appartiene, in quanto a noi non è di solito consentito sperimentarla e poi raccontarla. In quest'ultimo caso si parla di casi di morte apparente e non tutti coloro che per diversi motivi si sono interessati ai casi, sono d'accordo per confermarli. Nel farlo,al pari di chi accetta come vere le sedute spiritiche e i fantasmi (dei morti), ci sarebbe la conferma di una vita dopo la morte. Vita di cui si sa poco o nulla, in ogni caso, dato che ci si ferma (o si sa) che sarebbe piena di luce, in se piacevole , dove ci sarebbero sagome o volti di persone (di solito conosciute). Per esperienza indiretta posso raccontarvi quanto mi è stato raccontato da una persona che,per caso (esiste poi il caso?) ho conosciuto. Dovendo fare un acquisto per la mia cagnetta, piccola di età e di dimensioni, ho visto un negozio che vende articoli per animali: lo avevo già visto altre volte girando in città dato che ,per mia abitudine non frequento e anzi sconsiglio gli acquisti nei centri commerciali (lo dico in ogni occasione). Con la persona poco dopo il mio ingresso e le prime battute, sono entrato in confidenza e mi ha raccontato che ,proprio poco tempo prima, essendo sofferente di cuore era stato male, e addirittura ricoverato: ha anche aggiunto di essere stato in coma per circa 15 giorni. Al che, scherzando come è mia abitudine,e anche per sdrammatizzare gli ho detto: di sicuro ti avranno chiesto se hai visto la luce. E lui, facendosi serio mi ha invece risposto di no . Ero un po' deluso dato che in cuor mio spero ci sia qualcosa dopo questa vita. Lui che non si è accorto della mia delusione, proseguì e mi disse che qualcosa era successo comunque e che si ricordava quanto segue: "mia suocera ,che è stata una donna abbastanza vivace e mordace, dalle battute sempre pronte e taglienti, me la sono trovata in un luogo che non sapevo che cosa fosse. Non avevo idea di dove mi trovassi. Lei mi vede e mi interroga così: che cosa ci fai tu qui? Non è ancora tempo che tu ci venga, torna indietro."  Allora gli ho detto: tutto qui? E lui mi ha detto di sì: ha anche aggiunto che non ha visto tunnel, luci o cose strane, ma si ricordava solo quelle parole e che, in ogni caso non aveva raccontato niente a nessuno. Di più: ero il primo che gli rivolgeva domande in tal senso. Ora non so se lui ha sognato o immaginato,se è stato inconsapevolmente o meno condizionato da libri o film sull'argomento, ma questa è la prima testimonianza che ho sentito senza andare a leggere libri o vedere video altrui. Dal giorno non ne abbiamo più parlato. Certamente l'argomento è interessante se ,per alcuni di noi, è addirittura più importante della vita stessa: forse è così perchè si pensa alla vita eterna,mentre questa se la salute ci assiste o se Dio vuole, dura anche 100 o 120 ma,per ora , non di più. Ecco che ciò che potrebbe esserci dopo,se è qualcosa di buono e positivo, compensa l'ansia e la vita difficile che la maggior parte di noi è costretto a vivere. La compensazione, se pure non è per forza quella immaginata dal cristianesimo o da altre religioni che anzi troppo spesso fanno figli e figliastri o discriminano del tutto le donne, aiuta un po' a sopportare e a sperare appunto in un mondo migliore. Mentre il discorso sulla livella o sul "tutti dobbiamo,prima o poi , morire" non è un mio argomento, lo è appunto quello della morte e del dopo. Non ritengo sia obbligatorio pensare per forza al creatore, o ai creatori. La mia modesta cultura legata anche alla letteratura fantascientifica mi ha fatto conoscere un discreto ventaglio di ulteriori possibilità: e queste sono ,a detta di molti "esperti" , un'infarinatura e un mix di quanto è già presente nella letteratura religiosa e non. Per cui niente di nuovo sotto il sole. Sì, ma le mie domande non hanno ricevuto risposta. E se fossero vere le storie dei fantasmi, vuol dire che qualcosa c'è. E se costoro non possono comunicare , non ci è neppure chiaro dove siano. E ancora: se fossero in dimensioni diverse, che alcuni matematici o fisici ipotizzano esistere (le stringhe), non si sa come riescano a comunicare e,aggiungo, se pure lo facciano. E qui viene fuori quest'ulteriore domanda: hanno o no interesse a comunicare? Perchè quando sei vivo pensi che, se e quando morirò non smetterò di interessarmi a chi mi è stato caro in vita e poi, chissà come e perchè invece non riesci a comunicare? Non è che forse non si possa più che non si voglia? E' pur vero che ,sempre stando alla fantascienza ma anche alla scienza il tempo che viene vissuto può essere differente, laddove un anno qui può essere un secondo o poco più nell'aldilà. E tutto questo senza aver capito ancora un tubo e senza aver voluto parlare,esplicitamente, di inferno o paradiso:giusto perchè non la vedo come una cosa legata al cattolicesimo o al cristianesimo.

Nessun commento:

Posta un commento